IL ROVESCIO E IL DIRITTO

IL ROVESCIO E IL DIRITTO
di ​Alessandro Barbano
Venerdì 13 Maggio 2016, 08:21
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Il diritto e il rovescio. Ma sarebbe più giusto dire il rovescio e il diritto. Sono due facce coincidenti ma opposte della realtà, due rappresentazioni dello stesso reato, l'abuso d'ufficio, la cui diversità e radicale. Il processo di appello che ha mandato assolto il governatore della Campania Vincenzo De Luca, e di cui sono note da qualche giorno le motivazioni, ne offre una rappresentazione plastica.

E spiega insieme che cos'è diventata la giustizia in Italia. La storia è nota: c'è un termovalorizzatore da fare a Salerno durante l'emergenza rifiuti del 2008, c'è un sindaco con i poteri del commissario, c'è la nomina di un project manager per gestire l'esproprio dei suoli e l'esecuzione del progetto, c'è un'inchiesta che ne contesta la legittimità e porta in giudizio il sindaco, c'è un tribunale che in primo grado lo condanna per abuso d'ufficio, sentenziando che: l'atto di nomina del manager era illegittimo, il commissario-sindaco che lo emanò non poteva derogare alla legge, la conseguenza ne fu un ingiusto vantaggio per il nominato, il dolo era evidente e qualificato dalla chiara volontà di favorire quest'ultimo.Ma state a sentire adesso che cosa dicono i giudici d'appello, accogliendo in toto la linea difensiva dei legali Carbone e Castaldo: la nomina era perfettamente legittima, il project manager rispondeva alla migliore organizzazione dell'ufficio secondo canoni di efficienza, il compenso a lui erogato era giustificato dall'attività svolta e non configurava perciò un vantaggio ingiusto, il commissario aveva poteri derogatori rispetto alla legge, non era ravvisabile in nessun modo un dolo qualificato dall'intento di favorire qualcuno.

Si dirà che il processo si fa due volte e non una, come invece vorrebbe il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Piercamillo Davigo, per sottoporre la decisione a verifica e, quindi, il ribaltamento del verdetto è una garanzia per l'imputato. Si dirà ancora che se c'è una giustizia in grado di riparare ai suoi errori e accertare la verità, sia pure in tempi non propriamente civili, l'intera comunità deve quantomeno sentirne consolazione. 

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