Napoli. Calone jr ci ripensa: «Pronto a ritirarmi»

Napoli. Calone jr ci ripensa: «Pronto a ritirarmi»
di Valerio Esca
Martedì 24 Maggio 2016, 08:58
3 Minuti di Lettura
Galeotto fu il post su Facebook. Ha deciso di utilizzare il social network, Vitale Calone, figlio di Vincenzo, pluripregiudicato di Pianura, per annunciare la sua volontà di fare un passo indietro rispetto alla candidatura al Consiglio comunale nella lista Ala. Il 37enne è finito nell’occhio del ciclone a causa del suo cognome pesante. Il padre, Vincenzo, che oggi ha 60 anni, ha scontato una condanna in via definitiva per droga, accusato di presunti altri reati e ritenuto vicino ad ambienti camorristici. Insomma, per un fatto di opportunità, stando alle reazioni raccolte in questi giorni nell’universo politico locale e non, Ala avrebbe dovuto evitare di metterlo in lista.

La polemica sulla discesa in campo di Calone jr è esplosa sabato, giorno della visita in città del leader nazionale di Alleanza Liberalpopolare-Autonomie, Denis Verdini. Ma cosa ha scritto ieri su Facebook, Vitale, prima di cancellare il post? «Sono di natura un impulsivo! Per vincere certe battaglie serve la serenità e sopratutto per certe sfide c’è bisogno di tanto cuore. In questo momento qualsiasi cosa che faccio o che dico viene strumentalizzata sembra che si chieda solo sostegno al voto. Stasera chiederò alla lista di essere estromesso, così potrò veramente combattere per chi come me viene denigrato gratuitamente, combattere in modo apartitico». 

Il post del 37enne di Pianura sembra lasciare pochi dubbi. Contattato telefonicamente dal Mattino, ha poi precisato: «Devo parlare con la mia lista. In molti hanno sostenuto la mia candidatura e mi sembra giusto coinvolgerli in questa decisione importante. Voglio iniziare una battaglia per quello che mi è successo, ma non voglio farlo con le elezioni altrimenti sembra che possa approfittare dell’appuntamento elettorale. Nel mio quartiere hanno appena ammazzato un ragazzo della mia stessa età. Questi sono i veri problemi, non se mi candido o meno al Comune».

E ribadisce: «Mi hanno tolto la serenità per portare avanti la sfida elettorale». Calone jr, dopo essere finito sotto i riflettori, sembra dunque deciso a ritirare, in maniera ovviamente simbolica, la sua candidatura e dunque smettere di fare campagna elettorale. 
Vitale è sorpreso di tutto questo «chiacchiericcio» che lo riguarda e dice: «Addirittura, con tanti candidati, vi interessate di me e del mio post di Facebook?». Al di là di suo padre, Calone cerca di scrollarsi di dosso qualsiasi accusa e ieri ha annunciato di «essere in attesa dei casellari giudiziari». «Così vedrete – ha tuonato il 37enne, sposato con la nipote di un maresciallo di polizia - quante condanne ha mio padre per camorra e quante ne ho io per furto. Io prima di fare il lavoro che faccio, ho lavato i vetri e venduto fazzoletti ai semafori, ci sono video che lo dimostrano. Ormai non mi sento più a mio agio ma, ripeto, prima ne parlerò con chi mi ha sostenuto». Ad ogni modo sembra orientato a ritirarsi dalla corsa per uno scranno in via Verdi, ma al momento non è escluso un ripensamento se gli fosse chiesto dalla lista. 

A Calone non è piaciuta tutta questa «attenzione» mediatica rispetto alla sua storia e a margine dell’incontro con Verdini, sabato, aveva voluto sottolineare: «Mio padre ha pagato per i suoi reati e grazie a Dio, oggi è un libero cittadino. L’ultimo risale 10 anni fa. Io non ho nessun reato alle spalle e non ho mai fatto un giorno in carcere. Ho fatto volontariato a Milano dove mi conoscono tutti i clochard. Oggi lavoro nel sociale e faccio progetti per i bambini, figli di detenuti, come lo sono stato io»
© RIPRODUZIONE RISERVATA