Città Metropolitana, chiuso lo spoglio:
vincono gli arancioni di de Magistris

Città Metropolitana, chiuso lo spoglio: vincono gli arancioni di de Magistris
Lunedì 10 Ottobre 2016, 10:08 - Ultimo agg. 1 Giugno, 16:59
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Alle 11.45 si è concluso lo spoglio delle elezioni per il rinnovo del Consiglio della Città metropolitana di Napoli. Ieri si erano recati alle urne, presso i seggi allestiti nella sede dell'ente in piazza Matteotti, 1450 votanti su 1537 aventi diritto. Le operazioni di spoglio si sono svolte in modo tranquillo. Nessun voto è stato contestato e tutti i voti sono stati attribuiti.

Cresce il consenso attorno alla figura del sindaco di Napoli e della Città metropolitana, Luigi de Magistris. La coalizione costruita attorno all'ex pm per le elezioni del Consiglio metropolitano ha infatti raccolto 35.128 voti mentre nella precedente tornata si era attestata su 21mila preferenze. La lista porta in aula 9 consiglieri che diventano 10 con il voto del sindaco, ma non ottengono la maggioranza in Consiglio (25).

Essendo l'elezione di secondo livello, il numero dei voti scaturisce dal calcolo dell'indice di ponderazione dei Comuni dell'area metropolitana che sono distinti per fascia demografica. Pertanto, hanno un peso maggiore i voti di sindaci e consiglieri dei Comuni demograficamente più grandi. A Napoli de Magistris ha raccolto 26 voti che, moltiplicati per l'indice di ponderazione, diventano 21.398. Napoli, dunque, rappresenta lo zoccolo duro di de Magistris che, peraltro, nel resto dell'area va a prendersi altri 13.730 voti.

Sono invece 7 i consiglieri eletti dal Partito democratico. Forza Italia elegge 5 consiglieri, poi un eletto a testa per Noi Sud, Napoli Popolare e Movimento Cinque Stelle che fa così il suo esordio in Città metropolitana di Napoli. Proprio l'ingresso dei grillini, con un seggio, è la sorpresa di queste elezioni. Così come il più votato è stato il sindaco di Mariglianella, Di Maiolo, di Forza Italia. Le elezioni sono state condotte con il voto ponderato, ovvero consiglieri e sindaci dei centri più grossi hanno maggior potere di voto. E così gli arancioni, sugli 84mila voti totali, hanno riportato 37500 voti, mentre il Pd si è fermato a 26mila. 

Ha votato il 94% degli aventi diritto. Vale a dire che si sono recati alle urne per l’elezione del consiglio metropolitano in piazza Matteotti 1450 dei 1537 aventi diritto tra sindaci e consiglieri dei 92 Comuni dell’area metropolitana. I risultati definitivi si dovrebbero conoscere nella giornata di oggi.
 

 

«Siamo il primo movimento politico della Città metropolitana di Napoli pur non avendo partiti o movimenti organizzati alle spalle». Così il sindaco metropolitano, Luigi de Magistris, in merito all'esito delle elezioni per il rinnovo del Consiglio. «Dobbiamo rafforzare l'idea di una grande area urbana autonoma, con dignità, coraggio e con l'umiltà di saper stare tra la gente come la nostra maggioranza sa fare». L'ex pm, allo stesso tempo, rivolge a tutti i consiglieri eletti «i più sinceri auguri» e ricorda loro che il compito che hanno davanti «è impegnativo, difficile, ma, se fatto con passione, autonomia e coraggio, può portare a un grande cambiamento dei nostri territori».

Il sindaco metropolitano si definisce «il sindaco di tutti» e chiede a ogni consigliere eletto «di non abbandonare o allontanarsi dalla propria area politica di provenienza, ma bisogna essere consapevoli che seduti in quegli scranni si devono fare gli interessi dell'area metropolitana che merita rispetto e che deve essere riconosciuta dalla Regione Campania e deve trovare forza e risorse economiche in un governo che ha fatto la riforma ma che ci ha lasciato con il cerino in mano». Dal sindaco l'invito agli eletti a «non dimenticare che siamo la più grande area urbana d'Europa, siamo una grande forza e da oggi dobbiamo essere ancora più motivati per continuare la rivoluzione governando».

Nella maggioranza di Palazzo San Giacomo, invece, scoppia il caso di Gaetano Troncone, il consigliere comunale della lista «De Magistris sindaco» che non è andato a votare.
Perché Troncone ha disertato? Il Consigliere comunale di Napoli ambiva, essendo un uscente, a essere inserito nella lista. Sembrava che questo mal di pancia fosse passato perché negli ultimi giorni c’era stato una riavvicinamento tanto che Troncone ha partecipato anche alle riunioni di maggioranza. Evidentemente solo all’ultimo momento Troncone ha deciso di non partecipare alle operazioni di voto. Oltre alla mancata candidatura Troncone è scontento perché tra coloro che vorrebbe più spazio, e magari un posto in giunta al Comune, ipotesi oggettivamente complicata. Inoltre, il consigliere eletto nella lista che porta il nome del primo cittadino non è nuovo a queste prese di posizione, anche nella passata consiliatura ci fu uno scollamento. Non votò tre bilanci e numerose altre delibere. Tra le ipotesi del suo non voto potrebbe avere un peso anche il fatto che gli arancioni hanno candidato consiglieri sbarcati nel bus arancione solo negli ultimi mesi.

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