Napoli, de Magistris: «La famiglia
di Ciro Esposito abbia giustizia piena»

Napoli, de Magistris: «La famiglia di Ciro Esposito abbia giustizia piena»
Venerdì 15 Settembre 2017, 20:27
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«La famiglia di Ciro deve avere giustizia piena». Lo ha detto Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, in merito alle motivazioni della sentenza della Corte d'Appello che, in secondo grado, ha ridotto da 26 a 16 anni la condanna di Daniele De Sanctis, l'ultras romanista, colpevole della morte di Ciro Esposito, tifoso del Napoli, prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, il 3 maggio 2014. «Quello è stato un omicidio crudele e barbaro - ha affermato - Ed era stata costruita una fotografia mediatico-politica quasi ribaltando i ruoli con il colpevole reso vittima».


«Dalla madre, Antonella - ha aggiunto - sono arrivate le parole più belle mai di rancore o vendetta, sempre giustizia, verità, perdono». «Finora questa famiglia non ha avuto giustizia, non l'ha avuta Ciro né la città - ha concluso - Ci auguriamo che arrivi un giustizia piena perché quello è un omicidio che ha trasformato una giornata di festa in una di lutto»

«C'è poco da commentare: contromano non si può andare» ha aggiuntoi de Magistris, in merito all'incidente tra l'auto blu del governatore campano Vincenzo De Luca e una ragazza in motorino. «Le regole vanno rispettate e vale per tutti - ha affermato - bisogna sempre stare molto attenti.
Vediamo la dinamica che verrà fuori dagli accertamenti».



«Andiamo avanti secondo gli impegni presi» ha concluso de Magistris, parlando del trasferimento dei Rom nella Caserma Boscariello, in seguito all'incendio che nello scorso mese di agosto ha distrutto part dell'insediamento in Cupa Perillo. «Il trasferimento non è a Miano - ha affermato - ma a Scampia alla Caserma Boscariello». «È una situazione provvisoria - ha assicurato il sindaco - e sta andando tutto secondo programma, ci saranno condizioni dignitose per tutti, mai più baraccopoli». «Sono soddisfatto di come si sta lavorando - ha concluso - anche nell'area dell'insediamento Rom».
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