Napoli, referendum: de Magistris
«Si tocano principi base della Carta»

Napoli, referendum: de Magistris «Si tocano principi base della Carta»
Mercoledì 30 Novembre 2016, 10:15 - Ultimo agg. 10:46
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«E' infondato l'argomento dei sostenitori del 'Sì' secondo cui la riforma non tocca i principi fondamentali della Costituzione».
o ha affermato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ai microfoni di Radio Anch'io. Secondo de Magistris «se si lasciano intatti i primi dodici principi fondamentali e si modificano quelli che consentono loro di vivere e di essere attuati è come se si mantenesse un principio senza consentire che venga concretamente applicato». Il sindaco di Napoli ha sottolineato che con la riforma Boschi «si riducono profondamente i bilanciamenti di garanzia perché il premier avrà più potere e potrà essere più incisivo nella nomina dei giudizi costituzionali, nella scelta dei membri del Consiglio superiore della magistratura, nell'elezione del Presidente della Repubblica, nel dichiarare lo stato di guerra, potrà intervenire anche sui contrappesi tra maggioranza e opposizione».


Qualora dovesse vincere il Sì, per de Magistris il 5 dicembre «il Paese si sveglierebbe molto meno democratico e con molti più rischi per i più deboli».


«Legare una riforma costituzionale alla contingenza politica così come ha fatto Renzi o legarla al momento storico è di una gravità inaudita» a detto ancora Luigi de Magistris.
Per il sindaco, «il cambiamento di idee e di propaganda di basso livello messo in campo dal presidente del Consiglio riducono enormemente la credibilità e la stabilità del Paese basti vedere - ha aggiunto - come ha cambiato atteggiamento rispetto all'Europa».

Secondo de Magistris la vittoria del no non implica le dimissioni di Renzi che «invece si dovrebbe fare un bagno di umiltà».


«La vittoria del no sarebbe la dimostrazione che la Carta unisce veramente il Paese, mentre se dovesse prevalere il Sì ci potrebbe essere una radicalizzazione del conflitto sociale visto il forte dissenso che il Paese, soprattutto nelle piazze, esprime contro il presidente del Consiglio», ha concluso.
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