De Magistris sulla Tap in Puglia
«Saremo accanto ai movimenti»

De Magistris sulla Tap in Puglia «Saremo accanto ai movimenti»
Sabato 8 Aprile 2017, 15:29 - Ultimo agg. 16:18
2 Minuti di Lettura
«Saremo accanto ai No Tap, per la battaglia a difesa degli ulivi della Puglia». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, annunciando che sarà presente a una delle manifestazioni in programma tra il lunedì di Pasquetta e il sabato successivo. «Saremo accanto a loro - ha affermato - così come siamo stati accanto ai movimenti in Val di Susa contro la Tav e ai movimenti contro le discariche. Queste sono battaglie che qualcuno considera contro l'ordine costituito ma sono in realtà per un nuovo ordine costituito».

«A Napoli non c'è solo Masaniello, ma un sindaco che sta costruendo, avendo contro i poteri, anche qualche potere mediatico. Il bilancio è stato approvato in giunta, non ancora in aula e non per incapacità - ha affermato ancora il dindaco - ma per un altro taglio di 15 milioni». «Abbiamo i conti del Comune pignorati - ha sottolineato - per debiti che risalgono al post-terremoto». «Ci tendono con la testa sott'acqua, spalle e testa, per vedere quanto resistiamo per metterci in difficoltà - ha concluso - ma noi andiamo avanti e continuano il nostro lavoro».

E sulla Siria: «C'è sofferenza nei confronti nostri e della nostra esperienza, evidentemente si stanno accorgendo della nostra azione amministrativa. Proviamo a costruire un'alternativa sociale, politica ed economica - ha sottolineato - gli spazi ci sono anche in Italia ed è per questo che l'attacco nei nostri confronti è forte perché questa esperienza ora è progetto politico fatto di radicalità, rivoluzione e azione di governo». «Noi vogliamo costruire un'alternativa che vada oltre Napoli e oltre Roma - ha proseguito - oltre i confini dell'Italia. Siamo preoccupati di quanto sta accadendo e io non mi sento di schierarmi né con la Russia, né con gli Stati Uniti, né con l'Europa. Noi stiamo con la gente che viene bombardata, con il popolo». «Il popolo ci ha dato una grande forza, quella forza per poter ottenere quello che in democrazia scompare - ha affermato - il dialogo istituzionale». «Non è che Gentiloni la pensi diversamente da Renzi - ha aggiunto - ma ha dovuto prendere atto che il Sud e i giovani sono determinanti, vista la mazzata del referendum costituzionale». «Ora - ha concluso - facciamo fatica a dialogare con Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania».
© RIPRODUZIONE RISERVATA