Boom affluenza, al voto sette su 10:
la Campania sfiora il 60%

Boom affluenza, al voto sette su 10: la Campania sfiora il 60%
Domenica 4 Dicembre 2016, 12:20 - Ultimo agg. 5 Dicembre, 01:55
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Un'affluenza record ha caratterizzato la tornata referendaria. Gli italiani, probabilmente spinti da una campagna elettorale serratissima, tanto sul fronte del «no» quanto su quello del «sì», sono andati in massa a votare se è vero che ha votato quasi il 69% degli elettori (il dato non è definitivo) con percentuali bulgare al nord.

I dati sono ancora più impressionanti se confrontati con i due precedenti referendum costituzionali. A quello del 2001 sulla modifica del Titolo V andò a votare il 34,1% degli elettori, a quello del 2006 sulla devolution il 53,6% (si votava in due giorni). All'ultimo referendum, quello delle trivelle, che si è svolto quest'anno, ha votato il 32,1%. Il Veneto ha fatto registrare l'affluenza più alta, con il 76,65% degli elettori andati alle urne. La Lombardia segue a ruota con il 74,66% degli elettori andati a votare. Percentuali altissime di votanti anche in Emilia Romagna (75,99%), in Friuli (72,47%), in Trentino Alto Adige, in Piemonte, in Valle d'Aosta e in Toscana: superano tutte ampiamente il 70% degli elettori. Anche Marche e Umbria hanno percentuali superiori al 70%; i numeri scendono dal Lazio, dove si registra un' affluenza del 68,88%, in Abruzzo (67,65%), Campania (59,02%) e in Puglia (61,65%).

La Basilicata si ferma al 61,99%, la Sardegna al 61,42%. Il fanalino di coda, come è avvenuto anche per i dati dell'affluenza delle ore 12 e delle 19, si conferma la Calabria, con il 53,54% degli elettori al voto. Analogamente sono altissimi i dati dell'affluenza nelle maggiori città. A Venezia ha votato il 72,15%, ad Aosta il 71,90, a Trieste il 67,80%, a Firenze addirittura il 77,13% (questi dati sono tutti definitivi). A Pontassieve, dove risiede il premier, cifra record di elettori alle urne: l'80,50% degli aventi diritto.

Dei 4.052.341 italiani all'estero aventi diritto al voto, hanno partecipato alla consultazione referendaria 1.251.728 elettori. Il dato - comunicato dalla Farnesina - corrisponde a un' affluenza del 30,89%. In questo caso il confronto è possibile solo per il referendum costituzionale del 2006 (allora votò complessivamente il 27,87%) in quanto nel 2001 l'attuale modalità di voto all'estero non era prevista. Per il referendum sulle trivelle votò all'estero il 19,73% degli aventi diritto.



In Campania il dato è inferiore a quello nazionale, con una media che sfiora il 60%: a Napoli ha votato il 56,53% degli aventi diritto, a Caserta ha votato il 59,30%. Oltre la media regionale Salerno con il 62,30%, Avellino con il 62,82% e Benevento con il 63,07% per una media complessiva del 58,88%. 

Anche alle 12 il voto in Campania era al di sotto della media nazionale, pari al 57.24%. Nella maggior parte delle regioni del Nord e del Centro, l'affluenza alle ore 19 superava il 60% mentre in Campania la media era pari al 46,44%: a Caserta aveva votato il 47,10% degli aventi diritto, a Napoli il 44,60%, a Salerno il 48,57%, ad Avellino il 49,41% e a Benevento il 50,97%. 

Discorso simile alle 12, con il voto in Campania sempre al di sotto della media nazionale, di poco superiore al 20 per cento.
A mezzogiorno i dati di affluenza resi noti dal sito ufficiale del Ministero degli Interni parlano del 15,06 per cento di votanti. In particolare ad  Avellino si sono già presentati ai seggi ha già votato il 14,47 per cento degli elettori. A Caserta il 13,97, a Napoli il 15,10, a Salerno il 15,84 a Benevento il 16,27.

 
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