Napoli, rimpasto subito dopo
il bilancio. C'è un ultimatum

Napoli, rimpasto subito dopo il bilancio. C'è un ultimatum
di Luigi Roano
Mercoledì 12 Ottobre 2016, 12:47
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La cifra politica delle elezioni alla Città metropolitana restituisce un'immagine di compattezza della coalizione che sostiene il sindaco Luigi de Magistris, ma allo stesso tempo la vittoria certifica i rapporti di forza all'interno degli arancioni. Nella sostanza, il sindaco Luigi de Magistris - stando a quello che trapela - sarebbe convintissimo della necessità di apportare correzioni alla giunta e avrebbe individuato anche un momento appena prima di Natale per fare il punto della situazione. Vale a dire dopo l'approvazione del bilancio che quest'anno si vorrebbe chiudere entro novembre. Passato quel guado, la strada si farebbe in discesa verso il rimpasto.

Prima di approfondire il dato politico, i cambi in giunta potrebbero arrivare in maniera forzosa, quasi per inerzia sulla scorta dell'iniziativa di Francesco Bianco, difensore civico della Campania che si fa garante per la parità di genere. Nella giunta arancione dovrebbe essere inserita un'altra donna, al momento sono 4, serve la quinta per garantire la rappresentanza di genere: «Non sono intervenuto sino ad ora - scrive Bianco - per chiederLe il completo rispetto della legge, perché mi è sembrata inopportuna una qualsiasi mia azione nell'imminenza delle elezioni dei rappresentanti della Città Metropolitana. Avvenuto tale evento, Le ricordo che la Sua giunta, così come ora composta, è carente di una unità della rappresentanza di genere femminile».

Cosa accadrebbe se il sindaco non ottemperasse alla richiesta di Bianco? «Nelle precedenti lettere-diffide che, nella mia funzione istituzionale, ho inviato a tutte le Amministrazioni comunali della Campania compresa la Sua, ho fatto ampio riferimento alla normativa in vigore ed alla consolidata giurisprudenza amministrativa, che non ammette ritardi o elusioni nell'applicazione della legge. Dal Supremo Consesso Giurisdizionale Amministrativo è stato definitivamente chiarito che la norma sulla rappresentanza di genere ha carattere precettivo e cogente, ed è atto di alta amministrazione e non atto politico, per cui non sfugge alla giurisdizione amministrativa ed ai poteri sostitutivi previsti dalla normativa nazionale e regionale. Elasso il termine di trenta giorni senza riscontro alla presente, sarà costretto, come già praticato in altri Comuni, ad attivare la procedura prevista con la nomina di un Commissario ad acta».

Insomma, al netto del linguaggio molto burocratico, Bianco dà i 30 giorni a de Magistris, se per il 12 novembre non avrà sanato la situazione con l'ingresso di un'altra donna in giunta allora nominerà un commissario ad acta. E tutti sanno l'allergia del sindaco a questo tipo di istituto, figurarsi con una intromissione nella gestione politica della giunta. Sarà una querelle o tutto si risolverà senza strappi? Torniamo al dato politico, che prevede già il rimpasto di giunta ma non in tempi cosi stretti. A chiedere visibilità, dati i risultati delle elezioni alla Città metropolitana, sono i Verdi, che ieri hanno incontrato de Magistris, David Lebro de «La città» e soprattutto Iniziativa riformista di Gabriele Mundo. «Sono questioni che attengono al sindaco, Luigi è l'unica persona che sa cosa si deve fare e la maggioranza mai come in questo momento è compattissima - dice lo stesso Mundo - alla Città metropolitana abbiamo lavorato di squadra e bene io, Attilio Aurcchio, Alessandro Nardi e Claudio de Magistris, questo lo spirito giusto per portare avanti un progetto politico al quale crediamo molto».