Napoli, salta il consiglio metropolitano
furia Pd: «De Magistris non ha numeri»

Napoli, salta il consiglio metropolitano furia Pd: «De Magistris non ha numeri»
Venerdì 30 Dicembre 2016, 20:54
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«Anche quest'oggi la seduta di Consiglio metropolitano non si è celebrata. La seduta è andata deserta perché quella compagine raffazzonata che dovrebbe sostenere de Magistris non ha i numeri per garantire lo svolgimento dei lavori». Lo dichiarano il segretario del Partito democratico metropolitano di Napoli, Venanzio Carpentieri, e il capogruppo del Pd in Consiglio metropolitano di Napoli, Giuseppe Jossa.

«La mancata celebrazione della seduta consiliare di quest'oggi - spiegano - rappresenta a nostro avviso l'ennesima dimostrazione del metodo fallimentare con cui de Magistris immagina di governare l'Ente di piazza Matteotti e l'inconsistenza della logica di mercanteggiamento sin qui seguita nella conduzione dell'Ente stesso. Il sindaco metropolitano prosegue con arroganza a collezionare soltanto ripetuti flop nell' Amministrazione, costretta al totale immobilismo».Secondo gli esponenti del Pd «occorre restituire alla Città metropolitana piena dignità e sottrarla all'evidente subordinazione cui finora è stata relegata nei confronti del comune capoluogo. Non è tollerabile che essa continui a essere una mera stanza di compensazione per accontentare le pretese di chi non trova spazio a Palazzo San Giacomo. La riforma Delrio richiede di essere pienamente attuata e anche modificata negli aspetti che oggi non consentono di avere un governo democraticamente eletto». 

Su questo Carpentieri e Jossa lanciano «la sfida a de Magistris, ribadendo la nostra ferma posizione di attuare una piena condivisione istituzionale delle scelte che riguardano l'Ente, nel rispetto delle comunità che i nostri eletti rappresentano. Per questi motivi, forti del senso di responsabilità politica che ci distingue, confermiamo la nostra disponibilità a ricominciare il confronto con tutte le forze presenti in Consiglio affinché venga fatta prevalere la buona politica a fronte dello smodato opportunismo praticato fino ad ora dal sindaco», concludono.

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