Primo maggio, il ritorno dei terroni
de Magistris: «Il nostro concertone»

Primo maggio, il ritorno dei terroni de Magistris: «Il nostro concertone»
Lunedì 24 Aprile 2017, 13:42 - Ultimo agg. 16:58
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Un concerto sui temi del lavoro e dei diritti, dell'anti razzismo e all'insegna della valorizzazione del Sud del mondo all'interno di un quadro che «non sarà mai di contrapposizione con il Nord». È l'iniziativa promossa dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris a partire dal prossimo primo maggio e che mira a diventare stabile sulla scorta del tradizionale Concertone di piazza San Giovanni.
 

«Sarà un progetto culturale duraturo - dice il sindaco partenopeo a margine di un incontro in Comune - pensiamo di ripetere il nostro Concertone anche in futuro. Lo faremo sempre. Si parte dalla location di piazza Dante, poi si vedrà. Sarà molto caratterizzato dal protagonismo dei popoli del Sud, non solo Sud Italia o Sud Europa, ma Sud del mondo. Il nostro progetto è costruire nuovi processi di armonia, di condivisione, di fratellanza e di solidarietà, sottolineando le differenze e come il Sud sia una risorsa umana per il pianeta. Per una valenza politico-culturale - ha sottolineato de Magistris - che va al di là del concerto in sé tanto è vero che l'abbiamo inserito nel documento di programmazione economica del Comune».

Sono già centinaia gli artisti - ha rivelato il sindaco - che hanno dato la loro disponibilità a titolo gratuito e i cui nomi saranno svelati nel corso di una conferenza stampa che faremo mercoledì. La manifestazione avrà inizio alle 16 e andrà avanti a oltranza. Di sicuro faranno parte del progetto i musicisti già coinvolti nel concerto dei 'Terroni Uniti'. Tra gli altri Eugenio Bennato e i 99 Posse.

Con queste parole de Magistris ha invece commentato la manifestazione dello scorso sabato: «Una bellissima manifestazione, allegra, forte nei contenuti, piena di musica e di cultura.
So che tanti abitanti di Pontida - ha aggiunto - hanno accolto bene i terroni, è stata una invasione culturale e pacifica, a dimostrazione che siamo una terra che mette la vita e l'accoglienza al centro del nostro agire. Grazie agli artisti e ai cittadini meridionali e non solo che hanno partecipato».
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