Napoli, via al Consiglio comunale
​La carica delle new entry

Napoli, via al Consiglio comunale La carica delle new entry
di Luigi Roano
Lunedì 18 Luglio 2016, 11:05 - Ultimo agg. 13:22
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Undici volti nuovi nella maggioranza su 25 (compreso il sindaco Luigi de Magistris), 8 su 16 nelle opposizioni, questa la fotografia del nuovo Consiglio comunale che esordisce oggi in Sala dei Baroni (all'esterno una protesta).

Un'assemblea small, solo 41 gli eletti del popolo, 25 nella maggioranza a trazione arancione e 16 nelle opposizioni. Tra le novità c'è - appunto - una opposizione molto variegata, se ne possono contare almeno tre. Quella tradizionale del Pd guidata dalla parlamentare e candidata a sindaco Valeria Valente, che pure sta provocando nel partito più di qualche critica. Diego Venanzoni - il primo dei non eletti democrat che le subentrerebbe in caso di dimissioni dall'Aula - ha scritto alla commissione di garanzia del partito perché la Valente avrebbe violato lo statuto in quanto non si possono ricoprire due cariche contemporaneamente. Come reagirà la Valente? Poi c'è l'opposizione di centrodestra. Anche qui c'è un mezzo giallo, in Consiglio fa il suo esordio un'altra parlamentare, Mara Carfagna di Forza Italia. Situazione che comunque è ingessata perché c'è attesa sulle decisioni di Gianni Lettieri, lo sfidante di de Magistris al ballottaggio, presentatosi alle urne come candidato civico con la sola Fi ad appoggiarlo formalmente. A botta calda - dopo la sconfitta - disse che non avrebbe continuato a fare un altro quinquennio come consigliere comunale, poi sembra che questa sua intenzione sia per ora meno forte di qualche mese fa. Con Vincenzo Moretto, storico consigliere comunale della destra napoletana, sarebbe lui a subentrargli, in trepidante attesa, che aspetta una risposta a stretto giro. Chissà, forse oggi se ne saprà di più se Lettieri dovesse fare capolino nella Sala dei Baroni. Del resto bisogna scegliere un nodo importante: chi sarebbe il capo dell'opposizione di centrodestra in Aula in caso di permanenza dell'ex presidente degli industriali, lui o la Carfagna che è espressione di Fi? La terza opposizione è quella del M5S con Matteo Brambilla anche lui candidato sindaco sconfitto al primo turno. Un assoluto esordio a Napoli e che fa già sapere che darà battaglia.
 

 

Detto delle opposizioni, nella maggioranza il quadro è abbastanza delineato, de Magistris dovrebbe chiudere positivamente il primo ordine del giorno della seconda era arancione: votazione del presidente dell'Assemblea cittadina, presentazione della giunta, presidenze commissioni e vi dicendo. C'è ancora da limare qualcosa infatti il sindaco stamane farà un punto con tutta la maggioranza prima di arrivare in Aula. Salvo sorprese sempre possibili quando si tratta dell'ex pm, completerà la giunta con Daniela Villani, sarà lei a sostituire Sandro Fucito che ha rinunciato all'incarico di assessore al Patrimonio. Su di lui la maggioranza punta come candidato a presidente dell'Assemblea cittadina. La Villani verso l'incarico di assessore. Messa a posto la giunta (il sindaco è alle prese con qualche variazione nelle deleghe) de Magistris è molto preso dal puzzle per le poltrone del Consiglio comunale. Fucito dovrebbe passare alla terza votazione, quando basteranno i due terzi dell'Aula, saranno sufficienti 21 voti sui 25 complessivi della maggioranza. Dovrebbero essere sicuri i 15 dei due gruppi di diretta emanazione del sindaco, «De Magistris sindaco» e «Dema», quello della sinistra da cui proviene Fucito che sono 4, quello di Maria Caniglia degli «Sfasteriati» e siamo a 20 più quello del sindaco e si arriva a 21. Per quanto Riguarda i Verdi (2) e «La Città» che comprende il malpancista numero uno David Lebro a caccia di un assessorato (2) c'è più cautela. Né sembra essersi aperto un dialogo con le opposizioni per avere voti da quelle sponde per chiudere la partita del numero uno dell'Aula ala prima votazione.
Come vice di Fucito buone chance le ha Fulvio Frezza, mentre dalle opposizioni non arrivano candidature condivise per il secondo vicepresidente. In ambito sindaco il gruppo più grande della maggioranza - ben 10 eletti - «De Magistris sindaco» il capogruppo dovrebbe essere Elpidio Capasso, per «Dema» si profila Rosario Andreozzi, un sindacalista della Cgil. Per il gruppo della sinistra «Napoli in comune» c'è un derby tra Pietro Rinaldi che subentrerà a Fucito e Mario Coppeto ex presidente della Municipalità Vomero». Elena Coccia, infatti, dovrebbe essere riconfermata vicesindaco metropolitano. Capitolo commissioni consiliari, sono 11: 8 andranno ai due gruppi principali, le altre ala sinistra, «La Città» e i Verdi.

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