Un sabato di lavoro quello trascorso da tanti a Palazzo San Giacomo, ritmo febbrile e cuore in gola per rifare l’atto e spedirlo ai consiglieri e soprattutto ai Revisori, che porta la firma di Mucciarello. Rifatti i conti, ricalcolate le somme che servono, rimessi in discussione i vecchi capitoli di spesa, ora per l’annualità 2018, quella in discussione, viene fuori che ci sono a disposizione la bellezza di 11 milioni, ben oltre quello richiesto. Scrive Mucciariello ai Revisori nel suo nuovo parere - sottolineando la dicitura ai dipendenti di Palazzo San Giacomo «si prega invio ad horas via mail più via sms e distribuire in Aula» - parole diverse da quelle di qualche giorno fa, e allega anche una tabella: «In esito al parere espresso dal Collegio dei Revisori al punto relativo alla mancata definizione della copertura delle spese relative all’anno 2018 si significa quanto segue: così come proposto in Commissione bilancio e come da me stesso preannunciato con la presente si ritiene di potere soddisfare quanto emerso nella discussione e quindi rispondere al relativo punto di cui al parere del Collegio dei Revisori».
Basterà ai consiglieri comunali? Con la nuova variazione di bilancio e il nuovo parere del Ragioniere, gli eletti del popolo dovrebbero essere al riparo dagli strali della Corte dei Conti.
Si ricorderà che il Comune è un ente in predissesto, regime per il quale non può generare nuove spese. E per lo Stato l’assistenza ai disabili che vanno a scuola - ed è allucinante - non è un servizio indispensabile. Sicché gli stanziamenti vengono ritenute nuove spese e non appunto un servizio indispensabile e la magistratura contabile potrebbe chiedere i danni. Di qui la corsa a trovare pezze d’appoggio più solide nel bilancio per varare la delibera.