«Noi massoni sosteniamo il sindaco ma non scarichi Enzo»

«Noi massoni sosteniamo il sindaco ma non scarichi Enzo»
di Valentino Di Giacomo
Domenica 1 Maggio 2016, 10:31 - Ultimo agg. 10:32
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«Io ritengo di essere un amico del sindaco de Magistris e il mio intervento di ieri alla presentazione della candidatura di Peluso non era da massone, ma da semplice cittadino». A parlare è Giovanni Esposito, tesoriere della loggia massonica più celebre, quel Grande Oriente d'Italia (Goi) che le cronache ricordano per la storica affiliazione di personaggi controversi della storia nazionale, in particolare di Licio Gelli e della sua P2.


Il sindaco ha già scaricato Peluso dicendo che nelle sue liste non ci saranno massoni, come mai?

«Io non penso che il sindaco abbia scaricato Enzo, de Magistris evidentemente si riferiva alla massoneria deviata. Mi auguro che la candidatura di Peluso regga ancora perché sarebbe un peccato impedire ad un cittadino onesto come lui di poter concorrere alla competizione elettorale».

E se invece de Magistris la pensasse diversamente, continuerete a sostenerlo in maniera così calorosa?

«Continueremo a spenderci per la rielezione del sindaco, ma credo che lo faremo anche con il sostegno di Peluso nella lista DemA».

Lei dice di essere amico di de Magistris: non le sembra strana questa amicizia dopo che lui, da magistrato, ha cercato di scoperchiare i rapporti tra politica e massoneria?

«Lui ha combattuto la massoneria deviata. Ciò non significa che chiunque faccia parte di una loggia debba essere per forza un personaggio discutibile. Per fare un esempio: il Partito Comunista degli anni di piombo sta ai terroristi rossi come la massoneria sta alla P2».

Ma ieri è stato proprio de Magistris a stilare un elenco di categorie di persone che non saranno candidate in suo sostegno: pregiudicati, impresentabili, camorristi e poi, appunto, massoni.

«Non credo si riferisse in maniera generica a tutti i fratelli massoni, ad ogni modo mancano pochi giorni alla presentazione delle liste e quindi lo appureremo».

Come mai anche il Grande Oriente Democratico di Gioele Magaldi ha manifestato sul sito l'appoggio a Peluso e sindaco?

«Non conosco Magaldi, infatti venerdì non era presente alla convention dell'hotel Oriente, ma lui mi sembra di ricordare sia stato espulso dal Goi».

Tra laltro, Magaldi voleva affiliare alla massoneria anche le donne.

«Le antiche tradizioni del Goi non lo consentono».

Ma di cosa si occupa un massone oggi, perché una persona vuole far parte della massoneria anziché, ad esempio, di un club del Rotary?

«La massoneria si occupa dell'elevazione spirituale dell'individuo, è un percorso di crescita e conoscenza. Tra i nostri principi cardine ci sono la fratellanza, la libertà e la solidarietà».

Una «fratellanza», come dice lei, che però può portare tanti voti, visti i numeri dei vostri affiliati che certamente possono far comodo a De Magistris.

«Sicuramente, non c'è dubbio».

Eppure alle scorse regionali Peluso si era candidato in sostegno a De Luca tra le liste del Psi.

«Si, ma io posso e voglio parlare solo della candidatura attuale, di quella precedente non ne ho alcuna intenzione».

Come preferisce. Una curiosità, lei dice di aver parlato da semplice cittadino l'altro giorno davanti al sindaco: ma con tanti hotel che ci sono a Napoli, perché avete scelto proprio l'Oriente per presentare la candidatura di Peluso?

«E vabbè risponde ridendo diciamo che il nome ci piace e poi che è molto comodo logisticamente vista la vicinanza con la Galleria Umberto dove si trova la nostra sede».