Pozzuoli: lotta all'usura e alla camorra
patto con il viceministro Bubbico

Pozzuoli: lotta all'usura e alla camorra patto con il viceministro Bubbico
di Nello Mazzone
Venerdì 30 Settembre 2016, 20:44 - Ultimo agg. 20:48
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«Sono tornato a Pozzuoli per testimoniare in concreto l’attenzione del governo sulla lotta alla camorra, che si infiltra negli appalti pubblici e per lanciare il nuovo modello di lotta all’usura che punta sulla rete tra istituzioni, chiesa, associazioni e forze dell’ordine». L’ha detto questa mattina il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, a Pozzuoli per partecipare alla tavola rotonda organizzata al Rione Terra dalla Fondazione Paulus, in collaborazione con il Comune di Pozzuoli, l'associazione "SOS Impresa" e la Caritas sul tema della prevenzione e del contrasto all’usura.

Bubbico è tornato in città dopo quasi 3 anni: in quella occasione il sindaco Vincenzo Figliolia lanciò l’allarme sulla camorra flegrea che poteva mettere le mani sui quasi 250 milioni di euro dei fondi europei del PIUEuropa, con diversi cantieri che dovevano partire in città. Il Comune chiese al governo, attraverso Bubbico, di alzare la soglia di attenzione per scongiurare ogni ipotesi di infiltrazioni e collusioni. E da Pozzuoli parte l’idea della «Carta di Pozzuoli»: l’accordo siglato tra Comune, rappresentanti del mondo del volontariato, delle associazioni antiracket e antiusura, forze dell’ordine e forze sane dell’imprenditoria. «Da qui lanciamo un modello che sarà usato, come ha dichiarato il viceministro, anche in Sicilia e Calabria – dichiara Luigi Cuomo, presidente della Fondazione Paulus e referente di Sos Impresa – E’ una esperienza positiva che ha permesso in tre anni di aprire uno sportello di ascolto, raccogliendo le denunce di cittadini e imprenditori vessati che sono poi confluiti in arresti e processi nei quali il Comune si è costituito parte civile». Soddisfatto anche il sindaco Vincenzo Figliolia, che ha portato Bubbico in giro per i cantieri, con una tappa anche al Mercato Ittico, sfiorato dalle indagini della Dda di Napoli dopo l’omicidio di Luigi Mattera che era uno dei committenti del Mercato ittico e che avrebbe avuto legame con il boss Gennaro Longobardi, ras di Pozzuoli.

«Ho firmato l’ordinanza che estromette dal mercato ittico all’ingrosso la ditta di cui era committente Mattera – evidenzia Figliolia – Con il viceministro abbiamo fatto il punto sui cantieri aperti e su tutte le azioni messe in atto per tenere lontana la camorra dai grandi appalti. Da tempo a Pozzuoli abbiamo puntato sulla cultura della legalità. Per diffonderla e per combattere la criminalità e la corruzione sappiamo di poter contare sul sostegno dello Stato e delle sue rappresentazioni territoriali. Come amministrazione ci stiamo impegnando e continueremo a farlo con il coinvolgimento di tutti: cittadini, associazioni, magistrati, politici».