Patto per Napoli, De Vincenti
incontra de Magistris e De Luca

Patto per Napoli, De Vincenti incontra de Magistris e De Luca
di Gerardo Ausiello
Venerdì 13 Gennaio 2017, 18:26 - Ultimo agg. 14 Gennaio, 08:19
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«Incontro positivo e concreto, all'insegna delle cose che si fanno. Alcuni interventi sono già partiti e potranno avere ulteriore accelerazione come i lavori per le metropolitane e il risanamento di Scampia con l'abbattimento delle Vele. E ancora nuovi contenitori dei rifiuti con maggiore attenzione al decoro urbano e gli interventi di edilizia scolastica». Così il ministro De Vincenti al termine dell'incontro con il sindaco de Magistris in Prefettura sul Patto per Napoli.

«Con questo incontro ci sarà una accelerazione significativa per la chiusura dei cantieri più importanti del metrò insieme con la Regione. E poi l'abbattimento di una Vela prima entro l'estate 2017 e la valorizzazione dell'Albergo dei Poveri, ma anche più treni, i contenitori interrati di differenziata per il centro storico e molto altro», sottolinea de Magistris, che parla della «necessità della collaborazione istituzionale». Quindi il sindaco si sofferma sul «metodo positivo avviato sul Patto per Napoli, che puó essere esteso anche ad altri ambiti».

Su Bagnoli De Vincenti sottolinea: «Con il sindaco abbiamo scambiato un po' di idee e presto faremo un incontro a Napoli con sindaco, presidente della Regione, governo, presente anche il commissario, seguendo lo stesso metodo del Patto per Napoli».
 


E il sindaco aggiunge: «Permangono le divergenze sul tema del commissariamento ma apprezzo molto che ci sia un confronto con le delegazioni, quella del governo e quella del Comune, perché si facciano le bonifiche e si parli del futuro di Bagnoli insieme». «Le bonifiche saranno integrali, sono d'accordo con il sindaco» dice il ministro.
 
 

«L'obiettivo è che Bagnoli abbia finalmente la bonifica e che sul suo futuro decida la città in cooperazione con Regione e governo. Con il metodo del confronto facciamo in modo che le istituzioni dialoghino pur nella divergenza sul tema del commissario», chiarisce l'ex pm.
De Vincenti difende invece la scelta del commissariamento ma conferma che il metodo adottato consentirà di collaborare sulle cose da fare.

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