Primarie del Pd, nuovi veleni
Balzamo a Napoli chiede scusa

Primarie del Pd, nuovi veleni Balzamo a Napoli chiede scusa
Martedì 25 Aprile 2017, 18:27 - Ultimo agg. 19:19
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A cinque giorni dalle primarie di domenica 30 aprile gli elettori del Pd di Napoli e provincia non conoscono ancora i seggi dove potranno andare a votare. Il Pd di Napoli, infatti, ha inviato nei giorni scorsi l'elenco completo alla sede dei Democrat a Roma ma è stato rimandato indietro perché era stato suddiviso, nella città di Napoli, per quartieri, mentre il regolamento nazionale prevede una suddivisione dei seggi per l'intera città. Un corto circuito burocratico che, si apprende da fonti del Pd napoletano, non ha reso ancora possibile la pubblicazione dei seggi per le primarie. Ma non è questo l'unico problema nell'avvicinamento al voto che sancirà la scelta del segretario nazionale tra Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano. Uno dei nervi scoperti di Napoli resta il quartiere di San Carlo all'Arena, dove già si erano scatenate polemiche a fine febbraio nel corso del tesseramento per delle «truppe» di cittadini extracomunitari che erano stati portati ad iscriversi al Pd. Stavolta il problema sono i gazebo: il circolo locale, con il segretario Innocenzo D'Atri, aveva infatti optato per due punti di voto in piazza, ma il regolamento nazionale del Pd prevede che per ottenere il via libera ci voglia non solo il permesso di occupazione di suolo pubblico ma anche un contratto con una compagnia elettrica che garantisca un punto luce.
Stessa situazione per alcuni comuni della provincia tra cui Striano, Casalnuovo e Cimitile dove alla fine i gazebo non dovrebbero farsi. La commissione provinciale del Pd per il congresso, quindi, domani mattina si riunirà nuovamente per verificare le carte e decidere se dare il via libera o meno ai gazebo.


«È disarmante che a quattro giorni dalle primarie del Pd a differenza di tutti i cittadini d'Italia che sanno dove potersi recare per votare a Napoli regna sovrana l'incertezza sulla collocazione dei seggi». Lo afferma Giuseppe Balzamo, esponente della mozione Orlando a Napoli. «Non è stata fatta - prosegue Balzamo - alcuna pubblicità sui seggi. Questo vuol dire che non ci sarà voto libero, ma solo truppe cammellate. Mi sento di chiedere scusa, a nome della mozione Orlando, a tutti i cittadini di Napoli e Provincia che vorrebbero esprimere il loro voto e che invece vengono penalizzati dall'inadeguatezza della commissione provinciale e della segreteria di Napoli».
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