Primarie Pd, Bassolino va avanti con la sua campagna

Primarie Pd, Bassolino va avanti con la sua campagna
di Pietro Treccagnoli
Giovedì 28 Gennaio 2016, 12:46 - Ultimo agg. 12:49
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Per tutta la giornata, Antonio Bassolino si è comportato come se niente fosse. Dritto per la propria strada, senza commenti. Chi ha imparato a conoscerlo, come le migliaia di napoletani e campani durante i decenni del suo governo cittadino e regionale, sa bene che l’ex-sindaco non è aduso a fare dichiarazioni a caldo, soprattutto quando mancano conferme definitive a indiscrezioni o a notizie che ancora ballano sul palcoscenico della commedia degli equivoci. Aspetta l’ufficialità, che non tarderà.

Meglio capire bene e non sbilanciarsi. #Andiamoavanti, hashtag senza ritorno. La scelta del Pd (ancora senza il sigillo finale) di candidare alle Primarie, l’ex-figlioccia Valeria Valente, quindi, non fa mutare di un passo la sua cavalcata partita ufficialmente lo scorso 21 novembre, ma che bolliva in pentola da mesi. Che cosa cambia per lui? Nulla. Ieri pomeriggio, Bassolino ha tenuto il primo incontro in una sede del Pd, a Fuorigrotta. Finora, in questa sua nuova corsa per Palazzo San Giacomo, non aveva mai parlato ufficialmente in un circolo democrat. La presentazione ufficiale l’ha tenuta alla Fondazione Valenzi, il discorso pubblico al teatro Sannazaro, senza i simboli del Pd. È il segno di una nuova fase? Forse. Bassolino non lascia mai niente al caso. 

L’incontro era stato preceduto da due post su Facebook, sua arena privilegiata. Della serie: «Io e l’iPad». Un pensiero sulla Giornata della Memoria («È la #giornatadellamemoria‬ e raccogliersi a riflettere, pubblicamente e dentro di sé, è per tutti un dovere civile e personale»), una stoccata al sindaco Luigi de Magistris («Avevo ben capito che de Magistris spera di vincere puntando di nuovo sull’autolesionismo del Pd. Ma sbaglia e si illude. Mi sono candidato a Sindaco anche per questo, per non consentirlo. #Andiamoavanti») e via con le centinaia di «like» che molto lo gratificano, ma che deve imparare a pesare.

Comunque, per Bassolino tutto sembra andare nel verso giusto. Con la decisione di puntare sulla Valente (ancora contrastata nella fuffa delle chiacchiere e dei riposizionamenti balcanici del Pd napoletano) viene scongiurata l’ipotesi di un candidato condiviso scovato nella società civile che consentisse di scappottare le Primarie e costringesse l’ex-sindaco a correre da solo contro il partito di cui è stato uno dei fondatori. Una posizione scomoda che però Bassolino aveva messo nel conto. Adesso non c’è più. 
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