Quarto, prevale la linea dura del M5S
si va verso l'espulsione della Capuozzo

Quarto, prevale la linea dura del M5S si va verso l'espulsione della Capuozzo
Lunedì 11 Gennaio 2016, 18:23 - Ultimo agg. 12 Gennaio, 08:26
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QUARTO - Verso una svolta il caso del Comune di Quarto. A quanto si apprende, sta prevalendo tra i vertici del M5S la linea dura nei confronti del sindaco Rosa Capuozzo. L'espulsione dal Movimento della prima cittadina sembra ormai a un passo e tra stasera e domani dovrebbe essere annunciata sul blog di Beppe Grillo. Il Movimento, in un primo momento schieratosi al fianco di Capuozzo, avrebbe cambiato idea alla luce della resistenza del sindaco che prende tempo e comunque non sarebbe intenzionata a dimettersi. Intanto questa mattina i carabinieri hanno perquisito a lungo la casa del primo cittadino e gli uffici del Comune.
 



IL SINDACO. Sul questa eventualità, silenzio da parte del primo cittadino del comune flegreo. Rosa Capuozzo, ha lasciato il municipio, al termine di una lunga giornata iniziata con le perquisizioni dei carabinieri protrattesi sino a metà pomeriggio ed è uscita da una porta secondaria, eludendo i giornalisti in attesa di dichiarazioni.

IL LEGALE. «Nessuna novità rispetto a ieri. Il sindaco è assolutamente serena, non si dimetterà e continuerà ad essere sindaco». Così l'avvocato Stefano Paparella, legale della prima cittadina di Quarto Rosa Capuozzo, che ha assistito il sindaco nel corso della perquisizione dei carabinieri. Durante la perquisizione, Capuozzo «è sempre stata serena e collaborativa», sottolinea il legale. «La perquisizione si è protratta fino al tardo pomeriggio perche' i carabinieri hanno acquisito dati informatici e quindi questo ha comportato un notevole tempo nelle procedure». «La perquisizione e' stata fatta come persona offesa. Noi rimaniamo parte lesa nella vicenda» spiega l'avvocato Paparella. Alle domande sul merito dell'inchiesta il legale non ha risposto «perché sono in corso indagini».

FLASH MOB DI SALVINI. E un flash mob di 'Noi con Salvini Napoli' è previsto domani alle 10.30, nella sede del Municipio di Quarto. L'obiettivo - si legge in una nota del movimento - è illustrare alla stampa la necessità di procedere a nuove elezioni per il ripristino della credibilità politica e dell'istituzione municipale, ferita e offesa dall'omertà grillina«. Alla manifestazione parteciperanno i vertici provinciali del partito 'Noi con Salvini Napoli'.

CASALEGGIO. Intanto oggi è esplosa la rabbia di Gianroberto Casaleggio su Rosa Capuozzo. La prima cittadina, al termine della riunione fiume tenutasi nella notte con i consiglieri M5S, avrebbe fatto giungere a Roma voci sulla sua volontà di andare avanti. Di fatto, le sue dimissioni ad ora non sono ancora sul tavolo. E questo, raccontano fonti autorevoli, avrebbe mandato su tutte le furie il cofondatore del M5S, «perché il Movimento - ha detto Casaleggio ad alcuni fedelissimi - viene prima di tutto e tutti, non c'è carica o poltrona che tenga».

IL SEGRETARIO PD IN EMILIA. «M5s e Quarto: il re è nudo e non lo rivestirete accusando altri. Serve impegno comune di tutti contro le infiltrazioni». L'ha scritto su twitter il segretario Pd dell'Emilia-Romagna, Paolo Calvano. Il riferimento è al post apparso sul blog di Beppegrillo, nel quale si chiedono le dimissioni del sindaco Pd di Brescello (Reggio Emilia), Marcello Coffrini, la cui amministrazione è a rischio scioglimento per presunte infiltrazioni della 'ndrangheta.

GAETTI. «Mi spiace per Vaccari e Mirabelli, avranno anche appoggiato la linea di Rosy Bindi insieme a noi del M5S e Fava, ma è stato del tutto inutile nei fatti visto che il loro partito dove doveva decidere non ha sostenuto quella linea». Così Luigi Gaetti, M5S vice presidente della Commissione anti mafia replica agli esponenti Pd. «Tutto il resto del Pd, a partire dai vertici nazionali, ai loro colleghi di Reggio Emilia (cui spettava la decisione), i consiglieri comunali Pd di Brescello (che non hanno sfiduciato il sindaco Coffrini ma gli hanno rinnovato la fiducia) fino al presidente della Regione Bonaccini (che ha semplicemente dichiarato »chieda scusa, si può sbagliare«), non hanno mai chiesto le dimissioni della Giunta di Brescello e di Coffrini. Ne prendano atto. I garanti del M5S hanno chiesto a Rosa Capuozzo di dimettersi e questa è una decisione senza ritorno», conclude Gaetti.

 

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