La convocazione alle Camere arriverà il 3 gennaio e si inizierà a votare presumibilmente a metà del mese. Per la fine dell’anno, quindi, il consiglio regionale deve riunirsi per decidere i tre grandi elettori che parteciperanno alla seduta comune per votare il successore di Sergio Mattarella. Grandi manovre che sono già iniziate in Consiglio regionale. Con Stefano Caldoro, capo dell’opposizione, che punta a ritrovarsi al voto del Quirinale per la sesta volta.
Oltre ai 630 deputati e ai 320 senatori, la plenaria prevede l’integrazione di 58 grandi elettori scelti dai consigli regionali: tre per ognuno, due della maggioranza e uno dell’opposizione, mentre la Valle d’Aosta ne nomina solo uno. Sette anni fa, dalla Campania, furono scelti il governatore in Carica Stefano Caldoro, il presidente del consiglio Pietro Foglia ed il capogruppo del Pd (allora opposizione) Lello Topo. E prima, siamo all’elezione bis di Giorgio Napolitano del 2013, fu sempre la volta di Caldoro, l’allora vertice del Consiglio Paolo Romano e Peppe Russo, capogruppo Pd e di fatto capo dell’opposizione dopo le dimissioni di Vincenzo De Luca.
Scelta su cui, c’è in anticipo, un accordo di massima che viene poi deciso con un voto in assise regionale dove ogni consigliere esprime due voti per i colleghi. Un meccanismo che serve a garantire l’alternanza tra maggioranza e opposizione.
Sicuramente il primo elettore campano risulterà il governatore Vincenzo De Luca mentre per prassi dovrebbe recarsi a Roma anche il presidente del Consiglio, il democrat Gennaro Oliviero. Resta da capire chi sarà il prescelto dell’opposizione. I numeri sono dalla parte del centrodestra che può contare su dieci consiglieri regionali tra Forza Italia, Fdi e Lega. Ma bisogna tenere in conto anche le aspettative dell’altra opposizione dell’M5s fatta di ben 7 consiglieri. Non abbastanza per garantirsi la volata a Roma per la partita del Quirinale ma bisogna mettere in conto i sei voti del misto che peseranno sulla votazione in consiglio dove tutto può ancora succedere.
In queste ore al Centro direzionale è argomento di discussione con la votazione ormai alle porte. Sicuramente vi punta, per l’opposizione, l’ex governatore Stefano Caldoro. Prassi vuole che sia lui a rappresentare la Campania per l’opposizione. Anche perché l’ex governatore, sussurrano in consiglio regionale, tiene ad esserci per la sesta volta in un’elezione al Quirinale. Iniziata nell’aprile del ‘92 con l’elezione di Oscar Luigi Scalfaro, passando per Ciampi, il doppio mandato di Giorgio Napolitano, Mattarella e ora il nuovo inquilino del Colle.