Regione, sono 243 i vitalizi
La proposta: «Via la reversibilità»

Regione, sono 243 i vitalizi La proposta: «Via la reversibilità»
di Gerardo Ausiello
Domenica 24 Luglio 2016, 10:50 - Ultimo agg. 15:56
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Se per il vitalizio i cittadini s'infuriano, figuriamoci per la reversibilità del vitalizio. Eppure esiste e nessuno ha osato toccarla. Almeno finora. Sì, perché il capogruppo dei Verdi in Consiglio regionale, Francesco Borrelli, ha deciso di sferrare un attacco a quello che definisce «un odioso privilegio». È tutto nero su bianco in una proposta di legge ad hoc che punta ad abolire la reversibilità. Oggi, infatti, in caso di decesso di un ex consigliere regionale, il vitalizio (ovvero quella rendita concessa alla fine del mandato) passa alla moglie e ai familiari; in caso di ok alla legge di Borrelli, ciò non accadrà più. Ma il Consiglio la approverà oppure la proposta è destinata, com'è accaduto spesso su temi del genere, a restare nel cassetto? Il fatto che l'iniziativa sia stata promossa da un esponente della maggioranza lascia presupporre che stavolta il traguardo possa essere centrato. Probabilmente, però, sarà necessaria una mediazione, di cui si sta già discutendo. Che potrebbe prevedere il mantenimento della reversibilità solo nel caso in cui il coniuge o il familiare del consigliere defunto abbia un reddito pari a zero. Anche in questo caso, il risparmio per l'ente sarebbe significativo. Numeri alla mano, oggi tra vitalizi e reversibilità la Regione spende circa 10 milioni di euro all'anno. Che vanno ai 243 titolari degli assegni vitalizi (la spesa mensile è di quasi 900mila euro, come si evince dal grafico che pubblichiamo in pagina). Di questi, 186 sono i vitalizi incassati direttamente da ex consiglieri regionali per un costo mensile di 751mila euro mentre 57 sono gli assegni di reversibilità per un costo mensile pari a quasi 150mila euro. Senza contare i 4 vitalizi già maturati (la cui erogazione è sospesa per mandato elettorale o altra causa) e i 66 destinati ad altrettanti ex consiglieri che non hanno ancora raggiunto l'età richiesta ma hanno diritto ad ottenerlo. E allora un intervento come quello suggerito da Borrelli potrebbe consentire all'ente di risparmiare «circa 5 milioni all'anno nei prossimi 10 anni. Soldi che rientreranno nelle tasche dei cittadini e non verranno più elargiti a ex consiglieri, in modo ingiusto, solo per la funzione che hanno ricoperto». In passato, comunque, ci si è già mossi in questa direzione. Basti pensare che da questa legislatura per i consiglieri non è più previsto alcun vitalizio. Nell'ultima Finanziaria, quella varata a fine 2015, è stata poi approvata la norma che ha abolito il contributo una tantum di 30mila euro in caso di decesso del consigliere regionale. Restano il nodo dei vitalizi e quello del cumulo dei vitalizi, su cui pure Borrelli annuncia battaglia. 
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