Relazione Corte dei Conti, la risposta di de Magistris: «Contro di noi incompetenti e in malafede»

Relazione Corte dei Conti, la risposta di de Magistris: «Contro di noi incompetenti e in malafede»
Venerdì 4 Marzo 2016, 12:40
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«È una pagina politica vergognosa perché chi parla o non ha la giusta competenza o è in malafede». Cosi il sindaco di Napoli Luigi de Magistris risponde agli attacchi e alle critiche venute dal Pd e dal centrodestra rispetto alla situazione dei conti del Comune e alla relazione della Corte dei Conti regionale. De Magistris parla di «malafede politica e disonestà intellettuale» da parte di chi «per anni e anni» ha governato la città. «Non c'è alcun buco né situazione di dissesto - ha spiegato il sindaco - alcune delle criticità evidenziate dalla sezione regionale di controllo sono state già superate nei bilanci successivi al rendiconto 2013 che è oggetto dell'analisi della Corte». Il sindaco ha sottolineato che la Corte dei Conti «anzi riconosce che l'ente, dato da loro morto due anni fa facendo riferimento a conti del passato, è vivo e infatti fa uscire il Comune dalla procedura di dissesto e lo inserisce nel controllo dinamico». Il primo cittadino rivendica «la trasparenza» dell'azione della sua amministrazione e rilancia affermando che nel bilancio «da approvare a fine aprile, metteremo l'ente in uscita dal piano di riequilibrio.
Noi - ha proseguito - abbiamo annullato il debito, il disavanzo e abbiamo fatto uscire il marciume politico e finanziario che ci hanno consegnato chi ha governato e quindi ritengo - ha aggiunto - quelle che sento oggi dichiarazioni indecenti sul piano politico e rappresentano una delle pagine più nere della bassa politica che non riesce nemmeno a riconoscere dove sta la verità e dove il falso, dove le mani pulite e dove la disonestà». Obiettivo dell'amministrazione de Magistris è portare Napoli «fuori da una situazione di affanno economico che ci hanno lasciato coloro che ci hanno preceduto con un buco e una voragine impressionante». Il sindaco lancia una 'sfidà ai suoi avversari politici: «le nostre operazioni sono corrette e regolari, venite a vedere fino all'ultima carta e vedrete quanta trasparenza c'è». «Noi - ha concluso de Magistris - non prendiamo lezioni da nessuno nemmeno sui temi della questione morale e penso alla Valente che si dovrebbe preoccupare di Casavatore così come altri di De Siano».
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