Renzi: «Sud, abbiamo cambiato metodo. Napoli, scuole aperte anche d'estate». 25 aprile, Valente cacciata via»

Renzi: «Sud, abbiamo cambiato metodo. Napoli, scuole aperte anche d'estate». 25 aprile, Valente cacciata via»
Mercoledì 27 Aprile 2016, 14:51 - Ultimo agg. 28 Aprile, 00:20
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«Per troppi anni l'Italia ha buttato via fondi europei. Anche perché la riforma del titolo V e l'eccessiva frammentazione burocratica hanno impedito di spendere questi denari, che pure sono cruciali per la ripresa della nostra economia. Abbiamo cambiato metodo». Lo scrive Matteo Renzi nella sua enews.

«Firmiamo degli accordi con le singole regioni e con le principali città del sud. Impegni scritti, reciproci. Così noi controlliamo loro, loro controllano noi: e i cittadini controllano entrambi -prosegue il premier-. Si scrive cosa, quando, come, perché. Siamo partiti dalla Campania, regione strategica. Ci siamo presi impegni per Bagnoli, per la Terra dei Fuochi con le ecoballe, per le infrastrutture strategiche a cominciare dalla Napoli Bari, per Caserta e Pompei (a proposito: sono stato in visita qualche giorno fa. I lavori continuano e la situazione è sempre più esaltante. Domani apre il centro visite. Il 14 maggio la mostra di Mitoraj) e per molto altro».

«Non tutto sta nel patto firmato con Enzo De Luca domenica scorsa in Prefettura - scrive ancora Renzi -. L'accordo con Apple, che proprio in questi giorni si sta sbloccando, ad esempio non ne fa parte, con i 600 ragazzi che verranno formati e che troveranno lavoro nel giro di pochissimo. Come pure non sta nel patto siglato l'impegno straordinario per le scuole di Napoli. Ho incontrato i sacerdoti dei quartieri Sanità e Forcella, insieme al papà di Genny Cesarano, ucciso lo scorso anno dalla camorra. Mi hanno chiesto innanzitutto tre cose: scuole aperte, illuminazione, telecamere. E oggi il ministro Giannini firma il primo dei decreti che consentiranno a queste realtà di tenere aperte le scuole d'estate e poi anche oltre l'orario scolastico».


«Il 25 aprile in Italia è la festa della libertà.
Quindi una festa bellissima. Purtroppo quest'anno - più del solito - qualche soggetto inqualificabile ha provato a farla diventare una rissa» prosegue Renzi nella sua enews. «A Milano hanno cercato come in passato di cacciare la Brigata ebraica dal corteo: onore a quella Brigata che ha lottato per la nostra libertà. E bravi ai ragazzi dei Giovani democratici di Milano che hanno fatto da cordone durante il corteo -continua il premier-. A Napoli esponenti di una lista civica locale hanno insultato e costretto a lasciare il corteo la candidata sindaco del Pd Valeria Valente: gente che pensa di poter prendere in ostaggio il 25 aprile, non rendendosi conto che la festa della libertà è per definizione il luogo meno adatto per squallidi atti di intolleranza». «Ma mi ha colpito anche una consigliera comunale di Firenze, del movimento 5 Stelle. Ha detto che il 25 aprile è
«un giorno di lutto nazionale perché, l'Italia è nuovamente occupata da gente malvagia e senza scrupoli, molto peggio che nel Novecento». Che toni allucinanti - scrive ancora Renzi -. E dire che noi facciamo di tutto per rispettare gli avversari e per fare del 25 aprile la festa di tutta l'Italia libera e liberata. Ma quando l'odio per gli avversari supera anche il senso del ridicolo ci rendiamo conto che non c'è che una cosa da fare: continuare a lavorare tenacemente, per fare dell'Italia un paese civile con maggioranza e opposizioni che si confrontino senza insultarsi. Continueremo a fare di tutto perché ciò accada».
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