Renzi torna in Campania,
De Magistris va a Palermo

Renzi torna in Campania, De Magistris va a Palermo
di Gerardo Ausiello
Martedì 19 Luglio 2016, 08:53 - Ultimo agg. 15:33
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Renzi torna all'ombra del Vesuvio. Lo fa, il premier, per celebrare un'eccellenza. Sarà infatti nel pomeriggio all'Istituto Telethon di genetica e medicina di Pozzuoli (Tigem), dove si discute di «come ricerca e innovazione possono diventare un volano per l'economia del Paese». Con lui, oltre al direttore dell'Istituto Andrea Ballabio, interverranno il governatore Vincenzo De Luca, il presidente della Fondazione Telethon Luca Cordero di Montezemolo e Gaetano Manfredi, rettore della Federico II nonché presidente della Crui, la conferenza dei rettori delle Università italiane. Non ci sarà, invece, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, impegnato a Palermo per l'anniversario della strage di via D'Amelio: «Non ho avuto inviti né convocazioni - ha spiegato l'ex pm a margine dell'insediamento del Consiglio comunale - Gli incontri istituzionali non si fanno per caso, vanno preparati e fatti nei luoghi istituzionali». Un messaggio rivolto al premier, il quale nei giorni scorsi gli ha telefonato dopo che il sindaco gli aveva inviato una lettera dichiarandosi disponibile ad incontrarlo. «Attendo una sua convocazione - ha aggiunto de Magistris - Noi siamo la città del dialogo istituzionale, ma anche dell'autonomia, siamo una città ribelle davanti alle oligarchie, alle ingiustizie, alle cricche e alle mafie che ancora sono tanto presenti nello Stato». Niente colloquio, dunque, e niente chiarimento, almeno per il momento. Se faccia a faccia ci sarà, non potrà allora che svolgersi in un luogo istituzionale: Palazzo Chigi, sede del governo. Anche perché i rapporti tra Renzi e de Magistris, dopo le tensioni della campagna elettorale e i rilievi mossi in queste ore dall'ex pm, sembrano destinati a restare esclusivamente istituzionali, non più politici né tantomeno personali. Renzi torna dunque in Campania, ad un mese e mezzo dall'ultima visita, avvenuta alla vigilia del voto delle Amministrative, ma in un clima totalmente diverso.

La campagna elettorale è ormai finita da tempo e nella mente del presidente del Consiglio, oltre agli impegni quotidiani, c'è l'appuntamento cruciale con il referendum di ottobre che sarà, in ogni caso, uno spartiacque per il governo e per il Paese. Ne è consapevole il premier, che sta cercando di lasciarsi alle spalle le polemiche politiche per concentrarsi sulle prossime sfide. Tra queste figura anche l'impegno per Napoli, che si sta giocando da mesi soprattutto su due fronti. Il primo è l'accordo siglato con Apple, perfezionato nelle scorse settimane, che consentirà di ospitare in città la prima iOS Developer Academy in Europa. La location sarà San Giovanni a Teduccio, nella zona orientale di Napoli, all'interno della facoltà di Ingegneria della Federico II. Un risultato importante e strategico, che colloca il capoluogo partenopeo, la Campania e il Mezzogiorno in uno scenario nuovo, inedito, carico di aspettative. L'altro fronte, più complesso, è quello della zona occidentale. Lì il governo ha messo in moto un meccanismo, avversato dall'amministrazione comunale di Napoli, per la bonifica e il rilancio di Bagnoli. È proprio su questo punto che si è consumata la rottura tra Renzi e de Magistris, dopo una prima fase di dialogo, subito dopo l'arrivo a Palazzo Chigi dell'ex sindaco di Firenze.

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