Appello Carfagna: «Salviamo
il Martuscelli, casa della dignità»

Appello Carfagna: «Salviamo il Martuscelli, casa della dignità»
Martedì 24 Gennaio 2017, 08:43 - Ultimo agg. 10:50
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Mara Carfagna *

All'istituto Martuscelli ogni vuoto ha la sua stanza. E il suo silenzio. A tenerlo ancora in vita i passi del piano superiore. Sono di due novantenni, ultimi ospiti della struttura ormai commissariata (da giugno 2015). Puntano i bastoni al suolo per accompagnare le loro marce in casa come rintocchi del tempo, quasi un monito alle istituzioni ad affrettarsi per non lasciar morire l'antico splendore dell'istituto. Ad accudirli in 29, tutti dipendenti. Sono i numeri paradossali di una gestione dissennata, che ha trasformato un luogo di eccellenza, punto di riferimento per i non vedenti di tutta Italia, rifugio per i più deboli, in uno dei simboli più eclatanti dell'incapacità amministrativa e gestionale. Se si consulta il sito internet dell'istituto sembra si onori ancora la volontà di Domenico Martuscelli, filantropo che lo fondò nel 1873, ma della carta dei servizi offerta al pubblico nella realtà non esiste praticamente più nulla. Oggi ogni secondo trascorso lì si allunga, come fosse secolare. Addentrarsi nell'Istituto significa compiere un viaggio nel tempo: migliaia di metri quadrati con lo stillicidio dell'acqua che cade dai soffitti, degrado ovunque, antichi pianoforti a coda rivoltati e affastellati con calcinacci, carte, attrezzature per la riabilitazione, materassi abbandonati tra pareti che trasudano umidità.

* consigliere comunale Forza Italia
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