«Non sapevo di essere candidato»
inchiesta sulla Città Metropolitana

«Non sapevo di essere candidato» inchiesta sulla Città Metropolitana
di Francesca Raspavolo e Dario Sautto
Sabato 1 Ottobre 2016, 20:02 - Ultimo agg. 2 Ottobre, 10:08
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«Non sapevo di essere candidato». Ha davvero dell'incredibile il caso politico che coinvolge Domenico Maida, 38 anni, delfino del deputato Nello Formisano, consigliere di opposizione a Torre del Greco e capogruppo in aula dei Moderati. Dallo scorso 19 settembre Maida è candidato al consiglio della Città Metropolitana di Napoli ma non sa di esserlo. Il suo nome è infatti finito all'interno della lista numero 1 “Napoli Popolare” «senza che ne sapessi nulla».

Una candidatura non cercata e neppure autorizzata che ha spinto il consigliere di  Torre del Greco a presentare una denuncia ai carabinieri per falso in atto pubblico. Ieri mattina la prima svolta: i militari della stazione Capoluogo - su delega della Procura di Torre Annunziata - si sono recati nella sede del consiglio metropolitano, l'ex palazzo della Provincia, e hanno sequestrato alcuni documenti che riguardano la candidatura di Maida.

«Quella non è la mia firma, io non ho mai siglato l'accettazione della candidatura - sostiene il consigliere dei Moderati - In allegato alla pratica non c'erano i miei documenti di identità: non capisco come possano avermi candidato così, all'acqua di rose». I pm stanno indagando per capire chi all'interno di “Napoli Popolare” abbia candidato Maida senza raccoglierne il consenso. 

«Una vicenda gravissima - denunciano in coro il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il capogruppo del Sole che Ride al Comune di Napoli Stefano Buono - ma purtroppo non è la prima volta che succede. Già nel 2014 il capogruppo di “Rispetto per Casamicciola”, Arnaldo Ferrandino, candidato tra le file di “Fratelli d’Italia” denunciò un episodio simile che però non ebbe conseguenze giudiziarie. Chiediamo una immediata verifica sulla vicenda che è inquietante come la raccolta di firme false o le candidature finte che troppo spesso vengono effettuate alle elezioni comunali».
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