Sospensione, il Tribunale Civile di Napoli accoglie il ricorso di De Luca: resta governatore

Sospensione, il Tribunale Civile di Napoli accoglie il ricorso di De Luca: resta governatore
di Gerardo Ausiello
Mercoledì 22 Luglio 2015, 12:31 - Ultimo agg. 23 Luglio, 09:36
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E' stato accolto dalla prima sezione civile del Tribunale di Napoli il ricorso di Vincenzo De Luca contro la sospensione prevista dalla legge Severino. De Luca resta dunque in carica come governatore della Regione Campania. Respinta la richiesta dell'avvocato Gianluigi Pellegrino.



Il Tribunale di Napoli ha dichiarato "rilevanti e non manifestamente infondate le questioni di legittimità costituzionale" perché la legge Severino, "in violazione degli articoli 76 e 77 della Costituzione", dispone la sospensione di De Luca dalla carica di presidente della Regione "a seguito di condanna non definitiva" e "perché manca il riferimento a sentenza definitiva di condanna per delitti non colposi, successiva alla candidatura o all'affidamento della carica, così eccedendo i limiti della delega conferita dall'articolo 1 comma 64 lettera m della legge 190 del 6.12.2012". Secondo il Tribunale, inoltre, la legge Severino sarebbe incostituzionale anche in quanto retroattiva e in quanto prevede un trattamento diverso tra parlamentari e e amministratori locali. Anche sulla base di questi presupposti la prima sezione civile del Tribunale (presidente Umberto Antico, giudici Raffaele Sdino e Anna Scognamiglio) ha dichiarato inammissibile l'intervento del Movimento difesa del cittadino, di Antonio Longo e della Regione Campania.



Da qui l'accoglimento provvisorio in attesa della camera di consiglio di ripresa del giudizio cautelare successiva al verdetto della Consulta. "Grande soddisfazione" è stata espressa per la decisione dall'avvocato del governatore Lorenzo Lentini che, con i colleghi Giuseppe Abbamonte e Antonio Brancaccio, ha lavorato senza sosta al caso.
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