Stadio Napoli, braccio di ferro per i biglietti omaggio: «Nessuno può toccarli»

Mille i tagliandi gestiti dal Comune

Stadio Maradona
Stadio Maradona
di Nadia Cozzolino
Mercoledì 30 Agosto 2023, 10:22 - Ultimo agg. 31 Agosto, 07:05
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L'immagine è quella di Luigi de Magistris e Aurelio De Laurentiis che si stringono la mano. Era il 17 ottobre 2019 quando l'ex sindaco e il presidente della Ssc Napoli firmavano la convenzione per la concessione d'uso dello stadio - allora si chiamava ancora San Paolo - alla società sportiva. Sono trascorsi appena quattro anni, ma il mondo è cambiato così come i nomi di chi siede a Palazzo San Giacomo e Via Verdi. Ciò che resta in piedi è quella convenzione, che il Consiglio comunale votò dopo ben sei ore di discussione.

L'atto, valido fino alla stagione 2022/2023, quella che ha sancito il ritorno del Tricolore a Napoli dopo 33 anni di attesa, prevedeva una possibilità di proroga fino al 30 giugno 2028, opzione esercitata dal club azzurro. Non ci sarà, quindi, nessuna ridiscussione di quel provvedimento nel quale si indica il numero di ticket a disposizione del Municipio per la tribuna Autorità, che sono e restano 140. Dal Comune, proprietario dell'impianto, assicurano che i rapporti con il Calcio Napoli «non sono incrinati», afferma il consigliere di maggioranza Nino Simeone, che rispedisce al mittente le critiche rivolte all'amministrazione dal leader degli Industriali Costanzo Jannotti Pecci: «Mi dispiace che sia entrato in un argomento non di sua competenza». Per Massimo Cilenti di Napoli Libera, invece, la stretta di mano con De Laurentiis «prevedeva innanzitutto un attacco scriteriato all'istituzione comunale» e pone il tema di quanto sia «vantaggiosa» per il club la convenzione d'uso del Maradona: «È stata rinnovata per ulteriori 5 anni alle medesime condizioni, cosa che non mi vede per niente d'accordo».

La convenzione approvata nel 2019 - e tuttora valida - prevede che i 140 biglietti della tribuna Autorità, riservati a consiglieri comunali e figure istituzionali, siano nelle disponibilità del Comune. Altri 320 tagliandi spettano, invece, a bambini e ragazzi di educative territoriali, case famiglie, centri diurni e delle scuole. Un caso a parte riguarda i disabili, a cui sono garantiti 57 posti in tribuna Family, 28 in curva A, altrettanti in curva B, 120 nei Distinti e 45 nel settore Ospiti, per un totale di 278 posti, a cui aggiungere gli accompagnatori. Per la prima di campionato in casa, però, i biglietti messi in vendita per i disabili sono stati solo 40, scenario che si ripresenterà in occasione del match di sabato contro la Lazio. Sul tema l'assessore allo Sport Emanuela Ferrante spiega: «la Ssc Napoli, da noi sollecitata, ci ha assicurato che dalla terza partita di campionato (contro l'Udinese) metterà in vendita tutti i posti disponibili per disabili delle Curve e dei Distinti.

Speriamo che sia così». Sui biglietti Simeone osserva: «Il tema della tribuna Autorità per quanto mi riguarda può anche essere ridiscusso, ma, per il resto, la convenzione va rispettata e soprattutto i biglietti devono essere dati ai disabili, alle scolaresche, ai ragazzi in difficoltà. Speriamo che si finisca di strumentalizzare la vicenda disabili e si chiariscano i fraintendimenti. Comunque, non mi risultano problemi con la Ssc Napoli: nessuna polemica, anzi, credo che i rapporti tra Manfredi e la società siano ottimi». A quanto si apprende, proprio la società è stata invitata a partecipare a una riunione di commissione, in programma il 6 settembre, per discutere del tema dei disabili. «Cercheremo di avere risposte - assicura Simeone - e di capire come mai si è partiti in ritardo».

Intanto, tiene banco la diatriba tra gli Industriali e il Comune dopo un accordo siglato tra l'Unione e il Calcio Napoli che coinvolge circa 50 aziende. Jannotti Pecci, lodando De Laurentiis per gli «standard d'eccellenza proposti», ha attaccato il Municipio parlando di «disfunzioni per alcuni servizi che avrebbe dovuto assicurare l'amministrazione».

Il consigliere Cilenti dice: «È singolare che l'accordo parta dall'individuazione di un nemico, nello specifico il Comune di Napoli». Poi chiede alla società «perché non è stato ancora garantito l'ingresso alle persone con diverse abilità» e ricorda che la convenzione con il club è stata rinnovata «senza adeguamenti di prezzo, nemmeno all'indice inflattivo. Le utenze comprese forfettariamente nel corrispettivo hanno un costo sicuramente maggiore rispetto a quello di 10 anni fa. La cittadinanza è soggetta ad aumenti costanti del costo dei servizi, mentre per la Ssc Napoli nulla è cambiato».

Il consigliere sottolinea, infine, che «il Comune ha recentemente ammodernato a sue spese la tribuna Autorità, che oggi dovremmo chiamare tribuna Business per l'utilizzo speculativo della stessa da parte della Ssc Napoli». E proprio sugli spazi dell'impianti di Fuorigrotta potrebbe aprirsi una nuova discussione, visto che la società sta ampliando la propria presenza negli uffici del Maradona.

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