Valente: «De Magistris parla
​di rivoluzione, ma Napoli è nel caos»

Valente: «De Magistris parla di rivoluzione, ma Napoli è nel caos»
Martedì 30 Agosto 2016, 15:44
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«Mentre de Magistris parla di massimi sistemi e gioca a fare il rivoluzionario, Napoli al suo rientro dalle ferie deve fare i conti con il caos e i mille problemi dovuti alla totale disorganizzazione nel trasporto pubblico e nei servizi fondamentali per la mobilità. Ormai la Giunta arancione naviga completamente a vista, in questo, così come in tanti altri settori». Così Valeria Valente, La deputata e capogruppo del Pd al Consiglio Comunale di Napoli. «Alla chiusura della funicolare centrale - prosegue Valente - si aggiungono i cantieri aperti senza criterio di via Marina, di Fuorigrotta, del Vomero, tutti causa di code chilometriche evitabili con un minimo di programmazione sensata. Domani, 31 agosto, scade il piano per la mobilità temporaneo del Comune di Napoli, e ancora, 48 ore prima non sappiamo dal primo settembre come verrà modificato. Una parte di danno è già stata fatta perché è evidente che qualunque piano sarà presentato, anche il migliore possibile, mancherà della adeguata e necessaria comunicazione preventiva agli automobilisti e ai pendolari, e quindi nei primi giorni ci saranno disagi a prescindere». «Ciò che poteva essere gestito attraverso un razionale piano traffico alternativo ed un serio piano sostitutivo del trasporto pubblico, come avviene in tutte le grandi metropoli, a Napoli è diventato assoluta emergenza per incuria dell'amministrazione comunale.
I cantieri per i lavori di manutenzione delle strade sono necessari, ma vanno pianificati come si deve. Ci auguriamo che domani, nel corso della Commissione consiliare ai Trasporti, l'assessore al Traffico Mario Calabrese presenti una proposta di piano della mobilità credibile, che tenga conto di tutte le criticità e i problemi. È nostra intenzione, in quella sede, offrire un contributo concreto e di merito a fare in modo che ai napoletani sia garantito il sacrosanto diritto alla mobilità. La rivoluzione a Napoli si realizza, in primo luogo, iniziando a fare bene le tante piccole cose della quotidianità che servono e interessano a tutti i cittadini» conclude Valente.
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