Verdini: «Niente imbarazzi nel Pd porto voti per far vincere Valente»

Verdini: «Niente imbarazzi nel Pd porto voti per far vincere Valente»
di Valentino Di Giacomo
Venerdì 20 Maggio 2016, 10:52
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«Le polemiche che certi intellettuali ed esponenti politici fanno sulla mia persona e sul mio gruppo non mi interessano, noi siamo ad un appuntamento storico che è quello di far passare una grande riforma costituzionale che l'Italia aspetta da anni. Le accuse e le insinuazioni che fanno nei miei confronti anche alcuni personaggi del Pd sono nulla rispetto a questo obiettivo fondamentale». Denis Verdini, leader di Ala, è categorico rispetto alla polemica delle ultime ore riguardo a chi, anche all'interno del Pd, ritiene che il suo sostegno in molti comuni al centrosinistra faccia perdere più voti di quanti ne porti. «La dimostrazione che questa sia una bugia può essere facilmente riscontrabile proprio in Campania dove alle scorse regionali i nostri voti sono stati importanti per l'elezione del governatore De Luca. Noi a Napoli, Caserta e in altre città sosteniamo il Pd senza chiedere nulla in cambio. Poi le polemiche e le strumentalizzazioni fanno parte della politica e ci sono abituato».

Eppure c'è stato persino chi, come Speranza, ha suggerito ai candidati Democrat di non farsi fotografare con lei perché questo farebbe perdere voti.
«Questa è un'idea di Speranza, una speranza appunto Se questa è la sua preoccupazione io selfie non ne farò perché ho le braccia troppo corte per farne. Ma sono problemi che restano nel Pd, io rivendico con forza le mie decisioni e le porto avanti».
Dopo queste accuse che clima si aspetta domani quando sarà a Napoli al fianco di Valente?
«Innanzitutto spero che ci sia una bella giornata di sole, anche se mi dicono che si preannuncia un po' di pioggia, ma ad ogni modo sarò tra amici e quindi mi aspetto un'accoglienza tranquilla da parte di tutti, un clima non deludente e divertene come è sempre stato ogni volta che sono venuto in città. Alimentare un clima di scontro non porta benefici a nessuno».
Valeria Valente, infatti, ha detto di non aver nessun problema nell'organizzare appuntamenti elettorali con lei.
«E fa bene, dobbiamo remare tutti nella stessa direzione per giungere alla vittoria».
Vittoria? La ritiene possibile? I sondaggi sembra che non vadano in questa direzione.
«Non faccio il mago di Forcella, né gioco al Totocalcio. Noi ci siamo e andremo avanti per ottenere il massimo, ripeto non abbiamo chiesto nulla in cambio per sostenere il Pd».
Nulla in cambio, al punto che il Ddl Anti-abusivismo progettato dal vostro senatore Falanga è stato completamente stravolto alla Camera. La vive come una sconfitta? E quando il provvedimento ritornerà al Senato si aprirà una crisi?
«L'accordo con Renzi prevede esclusivamente di portare avanti le riforme. Spiace se certi provvedimenti da noi caldeggiati non vadano avanti, ma l'obiettivo delle riforme deve essere la nostra stella polare, è un obiettivo così alto che non può perdersi in beghe così piccole e neppure in cambio di poltrone o posti al sole».
Certo, però Falanga ha già annunciato che questo tipo di legge al Senato non la voterà.
«Io non posso entrare nelle scelte dei singoli parlamentari. Questa legge so che è molto sentita dalla cittadinanza campana ed ha attraversato molti governi, sin dai tempi dell'esecutivo Berlusconi. È una legge che ha diviso al loro interno diversi partiti dove ci sono differenti sensibilità perché questa è una norma che si occupa del rispetto dell'ambiente e dei vincoli paesaggistici, ma anche dell'esigenza abitativa di migliaia di persone. Ma non se ne può fare una battaglia campale, noi il nostro sostegno lo abbiamo dato in primis per la riforma costituzionale, poi se si trova un incontro su altri provvedimenti ben venga».
Da quanto tempo non sente l'ex premier Berlusconi?
«Dall'ultimo capodanno quando ci siamo scambiati gli auguri. Ma comunque con Berlusconi c'è un rapporto di stima reciproca anche se c'è divergenza politica».
Eppure i rapporti con molti di Forza Italia sono rimasti ottimi, soprattutto con molti parlamentari casertani con cui è stato anche a pranzo, ad esempio Sarro. A Caserta, dopo la nomina a commissario di Maria Rosaria Rossi ci sono state molte fibrillazioni.
«Sono stato a pranzo con alcuni amici, ma restano amici. Poi non guardo in casa d'altri, ognuno deve fare il proprio percorso e le proprie scelte».
Dice di avere molti amici, eppure da molte parti viene dipinto come una sorta di «mostro di Firenze», le fanno male certe parole sul suo conto?
«Ma è normale che non facciano piacere, ma quando si fa attività politica certe strumentalizzazioni vanno messe nel conto. Se si riferisce alle accuse giudiziarie nei miei confronti è un calvario che va avanti da anni e che sono sicuro mi renderà giustizia. L'assassino è l'unico a sapere se ha commesso un omicidio oppure no, io sono sereno e vado avanti per la mia strada».
Una strada che però potrebbe interrompersi qualora il referendum costituzionale non ottenesse gli esiti sperati.
«Io ho piena fiducia nel popolo italiano. Questa è una riforma che apporta tantissimi miglioramenti, non credo che i cittadini saranno così autolesionisti da non votarla. Si è parlato per anni di tagli alla politica, sarebbe paradossale mancare questo appuntamento solo per ripicche personali».
E poi dopo tutti con Renzi alle prossime elezioni?
«Ma no, ricordo che la legge prevede un primo e un secondo turno che intanto stabilisce che chi ha più voti vince le elezioni».
Si però l'Italicum prevede anche il premio ad un'unica lista, non alle coalizioni, quindi confluirete nel Pd?
«Ma no, sull'Italicum semmai porterei la soglia di sbarramento dal 3% all'8% in modo da far convergere più partiti in uno ed evitare frammentazioni. C'è uno spazio vastissimo tra il Pd e la destra estremista e lepenista che sta emergendo negli ultimi tempi».
E in questo spazio c'è anche Renzi?
«Renzi, così come accaduto in passato a Berlusconi, è un leader che prende voti al di là dello schieramento di provenienza. Ma questo è un altro discorso».