La liquefazione del sangue di San Gennaro: «Nessuna prova scientifica, un evento non spiegabile»

La liquefazione del sangue di San Gennaro: «Nessuna prova scientifica, un evento non spiegabile»
di ​Ugo Cundari
Domenica 22 Marzo 2015, 09:59 - Ultimo agg. 10:53
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Pierluigi Baima Bollone insegna Medicina legale all'Università di Torino ed è noto in tutto il mondo per aver condotto studi molto approfonditi sia sulla Sindone (è Presidente onorario del Centro internazionale di Sindonologia) che sul liquido contenuto nell'ampolla del Duomo di Napoli, insomma sul sangue di san Gennaro. D'altra parte, in merito alle decine di pubblicazioni sulla Sindone il suo interesse si è sempre concentrato sulle tracce ematiche presenti sul lenzuolo. Lo raggiungiamo al telefono poco dopo la liquefazione, a metà, del sangue di san Gennaro al Duomo, sotto gli occhi di Papa Francesco, un prodigio fuori calendario che ha un unico precedente simile, il 1848, a cospetto di Pio IX.



Professore, è un buon segno per Papa Francesco e per Napoli?

«Mi fa piacere se in occasione della visita di importanti personalità a volte il sangue si scioglie. Io ero presente quando al Duomo ci andò Giovanni Paolo II e il sangue non si sciolse, e non si sciolse neanche nel 2007, a cospetto di Papa Ratzinger, che pure pregò a lungo perché ciò avvenisse. Non credo che i due pontefici ci siano rimasti bene, mentre credo che Papa Francesco ne sia stato molto contento».



Secondo lei è un segnale positivo?

«Il 1848 non fu proprio un anno tranquillo, si ebbero vari moti insurrezionali in varie parti d'Europa. E poi mi pare che un altro precedente fuori calendario, anche se non a cospetto di un Papa, si ebbe nel 1799, altro anno infausto per Napoli».



Allora ci dobbiamo preoccupare?

«Io credo che più che pensare al mezzo scioglimento dovremmo cercare di intendere appieno il significato delle parole che continuamente Papa Francesco rivolge alla nostra coscienza. In ogni modo, se a Papa Francesco ha fatto piacere, fa piacere anche a me. Lo dico con sincerità e rispetto».



Lei ha studiato con metodi scientifici il miracolo di san Gennaro, possiamo dunque dire che si è verificato un miracolo anche ieri?

«Guardi io ho fatto ricerche tanti anni fa, ho scritto anche un libro, San Gennaro e la scienza, e ho appurato senza ombra di dubbio che nell'ampolla c'è liquido che possiede le proprietà spettroscopiche del sangue, però l'ampolla non si può né rompere né bucare. In questo caso, potremmo fare delle verifiche ulteriori ma danneggeremmo irrimediabilmente il contenuto».



Quindi la scienza non ha la certezza che, ogni volta, si verifichi un miracolo?

«Rimaniamo spettatori attenti e attoniti di un evento fuori del comune».



Un miracolo è proprio un evento fuori del comune.

«Se potessimo esaminare un campione di sangue senza l'ampolla di mezzo...».



Ma il contenuto dell'ampolla è sangue o no?

«Il suo comportamento spettroscopico corrisponde a quello del sangue, vuol dire che è sangue. O, quanto meno, che ha il comportamento del sangue. Stiamo parlando di un liquido di alcune decine di millilitri».



Insomma, anche lei crede al miracolo della liquefazione del sangue?

«Non ci sarebbe nulla di strano, anche la scienza può credere ai miracoli, se lo scienziato è un credente».



E lei lo è?

«Io non sono un non credente».

Ho la leggera sensazione che lei non voglia dare nessuna risposta definitiva in proposito.

«Si sbaglia. Tutto induce a ritenere che il liquido contenuto nell'ampolla sia sangue e che dunque si sciolga in maniera non scientificamente prevedibile e dipendente dunque da fattori non noti».



Dunque anche lei che ha studiato questo prodigio crede al miracolo di san Gennaro.

«Non è un miracolo, è un evento non spiegabile».