Gli angeli della grotta di Seiano che ripuliscono la città: «Pare brutto farla trovare così ai turisti»

Gli angeli della grotta di Seiano che ripuliscono la città: «Pare brutto farla trovare così ai turisti»
di Paolo Barbuto
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 17:52 - Ultimo agg. 23:18
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Ci sono persone che amano il loro lavoro, amano la loro città e vogliono disperatamente mostrarla bella, farla bella; anche a costo di pulire ciò che gli altri sporcano, di accollarsi un lavoro in più che non gli spetterebbe.

Abbiamo incontrato, per caso, sei di queste persone. Risalivamo via Coroglio e ci siamo imbattuti in uomini e donne che spazzavano la strada, che andavano a raccogliere cocci di bottiglia dal belvedere, che strappavano erbacce dalla strada e dalle scale. Sono gli addetti della grotta di Seiano, il meraviglioso sito archeologico che inizia attraverso un lungo tunnel scavato duemila anni fa e sbocca in una antica villa romana, la villa di Vedio Pollione che per primo decise di chiamare questo luogo Pausylipon, ovvero "luogo che cancella gli affanni".

Gli addetti al sito archeologico, ogni mattina, dopo aver aperto i cancelli e preso nota delle visite in arrivo, si armano di ramazza buona volontà e in sequenza ripuliscono il tratto di strada che si trova dinanzi all'ingresso (via Coroglio), poi scendono verso il belvedere e vanno a cancellare i segni delle notti brave dei ragazzi napoletani che vanno lì a festeggiare con bottiglie di alcolici e cartoni di pizza.

Infine vanno prendersi cura dei giardinetti che sovrastano il belvedere dalla vista mozzafiato su Nisida: "Sappiamo bene che non toccherebbe a noi fare questo, ma vogliamo, desideriamo farlo.

Quando arrivano i turisti troppo spesso ci vergogniamo per lo stato di questo luogo, così abbiamo deciso di non aspettare che qualcuno ripulisca. Ci pensiamo noi", spiega Alberto Pepe che è il leader del gruppo che fa capo alla cooperativa 25 giugno.

I lavoratori hanno anche realizzato, a loro spese, cartelli su fogli A4 plastificati sui quali ci sono inviti a non sporcare, a prendersi cura della strada e dei giardinetti. Il lavoro di pulizia prende molto tempo, così se ci sono molte visite bisogna rinviarlo. Ma non viene mai dimenticato: provate a passare lì davanti e ve ne accorgerete.

Di questo gruppo avevamo già raccontato l'entusiasmo qualche tempo fa. Si erano tassati e avavano deciso di ridipingere le inferriate del sito turistico a loro spese. Oggi scopriamo che hanno "allargato" i loro orizzonti e mandano un messaggio alla città: "Non ci sentiamo più bravi degli altri, non pensiamo di essere migliori ma abbiamo un sogno: se ogni napoletano facesse coma facciamo noi, la città sarebbe davvero meravigliosa...".

Ecco, infine, i nomi dei piccoli-grandi eroi di Coroglio. Ve li abbiamo già presentati in passato ma, permetteteci, meritano di essere citati un'altra volta: Alberto Pepe, Eugenio Bonardi, Lucia Corteciano, Giovanni Foglia, Giovanni Garbato e Salvatore Corteciano.

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