Sicurezza, Alfano: «Napoli non è all'anno zero»

Sicurezza, Alfano: «Napoli non è all'anno zero»
Lunedì 27 Aprile 2015, 17:16 - Ultimo agg. 21:12
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«Napoli non è all'anno zero» dice il ministro dell'Interno Angelino Alfano, al termine del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza che si è svolto nella prefettura a Napoli.

«Vi è una narrativa nei confronti di questa città - attacca il ministro - che la fa percepire priva del controllo del territorio o in mano alle bande. Ho constatato invece che lo Stato è pienamente nel controllo del territorio e che il piano funziona grazie all'eccellente collaborazione di tutte le istituzioni. Questo è lo Stato, una squadra unita e più forte di chi lo vuole contrastare».

«Questo - ha proseguito il ministro - non significa che non ci sia altro da fare, ma a questa città Csm, Governo e vertici delle forze dell'ordine hanno destinato i migliori uomini e le migliori energie.

Nella squadra dello Stato a Napoli abbiamo i migliori giocatori che l'Italia possa avere e oltre 12mila unità tra le forze dell'ordine impegnate sul territorio».

Alfano ha certificato che il trend dei reati commessi è in discesa con un calo nell'ultimo anno del 3,9 per cento nel comune di Napoli e dell'1,6 per cento in provincia. Numeri che - riferiti al primo trimestre 2015 arrivano al 13,9 a Napoli e al 16,8 in provincia. Il ministro ha anche parlato di un calo di furti e rapine e di un miglioramento nell'utilizzo della videosorveglianza che è passata dal 13 al 71 per cento. Infine ha annunciato la costituzione di una task force, composta dalle forze dell'ordine che attraverso un meccanismo georeferenziale e lo studio dei reati divisi per quartiere consentirà di fare delle analisi preventive investendo su determinati profili professionali in grado di prevenire e combattere quel tipo di reato nei diversi quartieri.

L'agguato di stamane a Casavatore è stato tra gli argomenti oggetto di confronto del Comitato per l'ordine e la sicurezza che si è tenuto a Napoli alla presenza del ministro dell'Interno Angelino Alfano. Lo stesso ministro ne ha riferito nel corso della successiva conferenza stampa parlandone come di un «ulteriore episodio di una guerra tra fazioni». Il ministro ha riferito di aver saputo dagli inquirenti che «le investigazioni non sono in una fase astratta ma c'è un orientamento ben preciso e un cauto ottimismo sulla pista da seguire per individuare i responsabili dell' omicidio» .

L'organico del tribunale di Napoli è stato rinforzato del 10% con l'arrivo di nuovi giudici all'Ufficio Gip e al Riesame. Alfano ne ha dato notizia riferendo quanto prospettato nel corso della riunione dal Presidente del tribunale di Napoli Ettore Ferrara. «Il potenziamento dell'ufficio - ha detto Alfano - rafforza l'apparato investigativo nell'azione di contrasto alla criminalità». Nel dettaglio, si tratta di sette nuovi magistrati: quattro Gip - che passano cosi' dai 40 attualmente in dotazione a 44 - e di tre giudici del Riesame che fanno salire l'organico da 30 a 33.

Sull'introduzione del reato di omicidio stradale il ministro Alfano annuncia che non farà alcun passo indietro sottolineando che il governo sarebbe pronto anche ad un provvedimento d'urgenza. «Non mollo - ha detto a margine del Comitato per l'ordine pubblico - ho preso un impegno perché la norma venga approvata al più presto. Le commissioni hanno lavorato su due testi, uno sul reato e l'altro per l' introduzione dell'ergastolo della patente che molti ritengono sia una misura incostituzionale, non per me».

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