Avvelenato solo l'uno per cento del territorio finora analizzato. Meno del previsto. Ma le indagini continuano. La task force ministeriale ha passato al setaccio 662mila metri quadrati, pari a 88 campi da calcio. È una porzione delle aree a rischio della Terra dei fuochi, quelle su cui da mesi i tecnici napoletani e romani stanno effettuando controlli e analisi accurate. Ora le prime indagini, cominciate a singhiozzo tra le polemiche, sono terminate.
Eccoli allora i risultati ufficiali, che verranno resi noti nelle prossime ore dai ministri della Salute Beatrice Lorenzin, delle Politiche agricole Maurizio Martina e dell'Ambiente Gian Luca Galletti: circa un terzo di queste particelle, più o meno tra 25 e 30 campi di calcio, sono potenzialmente irrecuperabili.
È quanto trapela dalla Capitale, dove i numeri stanno facendo discutere. Sì, perché significa che tali aree saranno interdette all'agricoltura e al pascolo, almeno finché gli esperti non s'inventeranno una soluzione in grado di restituire la vita a queste terre «moribonde».
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