Una giornata dedicata alla sentenza Costa c. ENEL all’Università Federico II di Napoli

Un processo simulato ed una tavola rotonda per ricordare la pronuncia che sancì il primato del diritto comunitario

L'aula Pessina
L'aula Pessina
Lunedì 8 Aprile 2024, 16:03 - Ultimo agg. 9 Aprile, 17:19
9 Minuti di Lettura

Il 12 aprile l’Aula Pessina dell’Università Federico II ospiterà una giornata dedicata alla sentenza della Corte di giustizia del 15 luglio 1964 nella causa Costa c. ENEL. Quest’anno infatti ricorre il sessantesimo anniversario di tale pronuncia, una delle più note e discusse dai cultori del diritto dell’Unione europea e di altri settori, in cui i sette giudici europei sancirono il primato del diritto comunitario sulle norme degli Stati membri.

La giornata inizierà con una simulazione processuale organizzata dall’associazione studentesca ELSA Napoli. Quattro squadre, selezionate tra otto squadre di studenti in giurisprudenza provenienti da tutta italia, si sfideranno innanzi ad un collegio composto da esperti di diritto dell’Unione europea: Aurelia Colombi Ciacchi, ordinaria presso l’Università di Groninga, Alessandro Rosanò, ricercatore presso l’Università della Valle d’Aosta, Roberto Cisotta, associato presso l’Università Sapienza di Roma, Amedeo Arena, ordinario presso l’Università Federico II di Napoli e Marco d’Ostuni, partner presso lo studio legale Cleary Gottlieb Steen & Hamilton.

La prof.ssa Aurelia Colombi Ciacchi ha dichiarato: «Non vedo l'ora che arrivi il 12 aprile! Ho partecipato a processi simulati in inglese nella mia università nei Paesi Bassi, ma questa Local Moot Court Competition organizzata dall'università Federico II è davvero originale, unica in Europa. Sarà una ‘macchina del tempo’ che ci farà vivere l’atmosfera del 1964 e ci farà riflettere, insieme agli studenti, su come nascono i principi cardine del diritto dell’Unione Europea».

Il Vicepresidente Attività Accademiche  dei ELSA Napoli, Stefano Iannucci, ha aggiunto: «lo scopo principale della simulazione è quello di far immedesimare gli studenti nel ruolo dell’avvocato. Ritengo che scrivere delle memorie difensive e prendere parte ad un’udienza simulata, coadiuvati da esperti del settore, possano essere esperienze inestimabili per gli studenti del nostro Ateneo e non solo. La scelta del tema europeo è stata immediata: interrogando i nostri Soci ci siamo subito accorti che la materia comunitaria è altamente apprezzata all’interno della nostra Università. Tendendo conto del riscontro ricevuto, l’obiettivo di ELSA Napoli è sicuramente quello di riproporre questo format nei prossimi anni. Un doveroso ringraziamento va fatto al Comitato Scientifico ed al Collegio Giudicante, in particolare al Prof. Amedeo Arena, senza i quali questo progetto sarebbe rimasto una mera idea».

Il caso oggetto della simulazione processuale, predisposto da comitato scientifico composto da tre docenti di diritto dell’Unione europea (Amedeo Arena, ordinario presso l’Università Federico II di Napoli, Giulia Rossolillo, ordinaria presso l’Università di Pavia e Jacopo Alberti, associato presso l'Università di Ferrara), ricalca integralmente, fatta eccezione per un piccolo ma rilevantissimo dettaglio, quello oggetto della pronuncia della Corte di giustizia nella causa Costa c. ENEL. I concorrenti della squadra vincitrice saranno ospiti per un giorno dell’avv. Marco d’Ostuni presso la sede di Roma dello studio legale Cleary Gottlieb di Roma, mentre gli autori della migliore memoria scritta potranno sottoporre un contributo alla rivista giuridica De Iustitia, diretta dall’avv. Ludovica Marano.

Il prof. Amedeo Arena ha commentato: «La sentenza Costa c. ENEL, che ha sancito il primato del diritto comunitario sulle norme degli Stati membri, può senz’altro ritenersi una pronuncia che ‘ha fatto l’Europa’, condizionando la storia dell’intero continente. Ma come sarebbero andate le cose se non fosse stata preceduta dalla sentenza n. 14/1964 della nostra Corte costituzionale, che affermava esattamente l’opposto? Attraverso questa simulazione intendiamo mettere a fuoco l’importanza della storia processuale della pronuncia della Corte di giustizia, per saggiare in che misura il testo è funzione del suo specifico contesto storico-giuridico».

L’avv. Marco d’Ostuni ha dichiarato: «Nella mia esperienza, questo genere di iniziative è prezioso perché avvicina gli studenti a un approccio pratico che spesso manca nel percorso ordinario di studi e li valorizza.

E poi oggi è più che mai importante interrogarsi sul ruolo dell’Unione europea e sulla grandiosità di quel progetto che forse nelle nuove generazioni viene dato per scontato».

L’avv. Ludovica Marano ha aggiunto: «Sono felice di poter dare l'opportunità a giovani giuristi di contribuire alla ricerca scientifica in ambito giuridico, sopratutto su un tema di notevole importanza come quello trattato nella sentenza Costa Enel, in cui viene sancita la prevalenza del diritto comunitario su quello degli Stati membri. È fondamentale coinvolgere le nuove generazioni nella riflessione e nell'approfondimento di argomenti così significativi al fine di favorire la crescita e lo sviluppo del pensiero giuridico. Sono convinta che il loro contributo possa portare a nuove prospettive e soluzioni innovative, arricchendo così il dibattito e la conoscenza nel campo del diritto europeo».

Il pomeriggio invece si terrà una tavola rotonda sulla sentenza Costa c. ENEL ed i risvolti attuali e futuri del principio del primato. L’incontro si aprirà con i saluti di Sandro Staiano, direttore del dipartimento di giurisprudenza dell’Università Federico II, di Antonio Tizzano, presidente dell’Associazione italiana degli studiosi di diritto dell’Unione Europea (AISDUE), di Giandonato Caggiano, coordinatore del forum tematico di tale associazione denominato “Origini e modernità dell’integrazione comunitaria” (OMIC) e di Fabio Ferraro, direttore del Corso di perfezionamento in diritto dell’Unione europea “La tutela dei diritti” presso l’Università Federico II.

Il prof. Antonio Tizzano ha dichiarato: «Il Forum su “Origini e modernità dell’integrazione europea” (OMIC) è organizzato all’interno dell’Associazione degli studiosi di diritto dell’Unione europea (AISDUE), un’associazione che opera da alcuni anni e che riunisce i docenti e più in generale i cultori di questa importante branca del diritto. Nel proprio seno, oltre a convegni e incontri periodici su vari argomenti, l’AISDUE permette la costituzione di vari Forum, i quali approfondiscono iniziative in funzione degli specifici interessi dei partecipanti. Nell’incontro di oggi, OMIC ha scelto di discutere della famosa sentenza Costa c. ENEL, pronunciata dalla Corte di giustizia nell’ormai lontano 15 luglio 1964, che ha affermato il principio del primato del diritto dell’UE sul diritto degli Stati membri, con un trasferimento all’Unione europea di attribuzioni degli Stati, i quali hanno così accettato una limitazione definitiva dei loro poteri sovrani nelle materie oggetto del trasferimento. A 60 anni di distanza mi sembra giusto, direi anzi doveroso, non lasciar passare sotto silenzio la ricorrenza e bene fa fatto quindi questo Forum ad animare il ricordo di quella importante sentenza».

Il prof. Giandonato Caggiano ha dichiarato: «Nella sentenza Costa c. ENEL di sessant’anni fa, l’affermazione del principio del primato del diritto dell’Unione europea sul diritto nazionale dimostra il ‘ruolo federatore’ che la Corte di giustizia ha svolto e continua a svolgere nel processo di integrazione europea. Si tratta proprio del principio che alcuni governi sovranisti  degli Stati membri dell’Unione hanno cercato e cercano di ridimensionare, anche tramite pronunce delle rispettive Corti costituzionali (Polonia, Ungheria, Romania). Per questo motivo, è più che mai attuale una riflessione sulla  sentenza nell’ambito del forum tematico OMIC dell’AISDUE, che ha per finalità proprio lo studio e l'attualizzazione di atti, sentenze e posizioni dottrinali sul diritto dell’Unione europea».

Il prof. Fabio Ferraro ha commentato «L’incontro sui sessant’anni dalla sentenza Costa c. Enel organizzato dal prof. Amedeo Arena riguarda un tema centrale e sempre attuale del diritto dell’Unione: il primato del diritto dell’Unione sul diritto interno. L’importanza della sentenza Costa c. Enel si ricava, tra l’altro, dalla dichiarazione n. 17 del Trattato di Lisbona, che richiama espressamente questa sentenza al fine di confermare l’elaborazione giurisprudenziale della Corte di giustizia in materia. Il Corso di Perfezionamento sul “Diritto dell’Unione europea: la tutela dei diritti", che ho l’onore di dirigere, ha più volte affrontato questo argomento e continuerà ad occuparsene, in quanto il primato del diritto dell’Unione deve essere costantemente ricordato e affermato nella prospettiva di un’evoluzione del processo di integrazione europea».

La tavola rotonda, moderata da Amedeo Arena, ordinario di diritto dell’Unione europea presso l’Università Federico II, vedrà la partecipazione dei già ricordati Aurelia Colombi Cinghi, Alessandro Rosanò e Roberto Cisotta, insieme ad Ilaria Ottaviano, associata presso l’Università di Chieti, Flavia Rolando, ricercatrice presso l’Università Federico II e Sarah Lattanzi, ricercatrice presso l’Università Parthenope.

La prof.ssa Ilaria Ottaviano ha dichiarato: «La tavola rotonda del 12 aprile costituisce una preziosa occasione per discutere ancora intorno alla complessa natura del principio del primato del diritto dell’Unione europea sui diritti nazionali degli Stati membri, uno dei pilastri fondamentali del sistema giuridico creato dai Trattati istitutivi delle Comunità europee, e oggi dell’Unione. Tale principio fu creato agli albori della costruzione sovranazionale europea dalla Corte di giustizia, sin dalle sue prime pronunce, ed è stato successivamente riconosciuto, non senza reticenze e incertezze, negli ordinamenti interni degli Stati membri, animando ancora oggi il dibattito accademico, giudiziario e politico. Pochi altri principi hanno infatti movimentato il dialogo fra sistemi giuridici e fra giudici in maniera tanto ricca e talvolta ‘tormentata’ quanto quello del primato, spesso contrapponendo le Corti costituzionali e le Corti supreme nazionali alla Corte di giustizia dell’Unione europea. L’incontro odierno costituisce un’opportunità per analizzare la piena attualità del principio e il suo ruolo tuttora trainante nell’evoluzione dell’integrazione europea e per sviscerare in definitiva il rapporto fra autonomia dell’ordinamento sovranazionale e identità nazionale e autonomia degli Stati membri».

Il prof. Roberto Cisotta ha dichiarato: «In un periodo di ri-discussione e ri-fondazione del progetto di integrazione europea, tornare a ragionare su un caso come Costa c. ENEL è quanto mai d'attualità. Sono passati sessant'anni, ma le fondazioni dell'Unione hanno ancora e nuovamente bisogno di essere capite, alla luce del loro antico contesto, e rinforzate nell'ambito dei nuovi scenari».

Tale iniziativa rientra nell’ambito del forum tematico “Origini e modernità dell’integrazione comunitaria” dell’Associazione italiana degli studiosi di diritto dell’Unione Europea, coordinato dal prof. Giandonato Caggiano e del Progetto di ricerca di interesse nazionale “Rediscovering European Integration Through Legal Storytelling”, coordinato dai proff. Amedeo Arena, dell’Università Federico II, Maria Eugenia Bartoloni, dell’Università Vanvitelli, e Mario Riberi, dell’Università di Torino.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA