Inquisizione, teatro e streghe: alla scoperta della Foresta di Cuma

Inquisizione, teatro e streghe: alla scoperta della Foresta di Cuma
di Cristina Cennamo
Venerdì 7 Luglio 2017, 17:04
2 Minuti di Lettura
Un viaggio nel mito alla scoperta della Foresta Regionale di Cuma domenica sera a partire dalle 20 per gli opsiti della rassegna «Premonizioni. Cuma: un viaggio nel Mito», nel corso della quale attraverso la messa in scena teatrale sarà possibile rivivere il vero volto dell'Inquisizione: una pièce teatralescritta, adattata alla rappresentazione nel bosco e diretta da Livia Bertè, ispirata ai processi ed alle torture condotte nel villaggio spagnolo Logrogno nel 1610 dal tribunale dell'Inquisizione.

La storia miscela sapientemente elementi storici e narrazione romanzata, passando dai tratti alti e documentati dei processi nei tribunali locali, ai momenti evocativi e crudi dei Sabba e dei sortilegi, fino alla fredda durezza di una tortura ripresa per intero dagli atti processuali e trasferita in scena apertamente, senza abbandonare mai il filo conduttore di una portante e sospesa storia d'amore.

Il risultato è un'opera corale che, pur partendo da storie realmente accadute, giunge a un'idea del tutto personale di cosa sia stata la stregoneria, nei secoli bui e nei molti anni che li hanno preceduti.

Lo spettacolo è alla sua terza edizione, dopo essere stato messo in scena presso la Sala Assoli del Teatro Nuovo ed il Maschio Angioino. Le sue immagini più belle, riprese e montate da Davide Franco, durante lo scorso anno, hanno riscosso un grande interesse e sono state trasmesse su Rai Storia nel Programma «Il Tempo e la Storia – Streghe e Inquisitori».

Tutto comincia in Spagna nel '600: il borgo di Logrogno, piccolo e tranquillo paese dell'entroterra medievale, viene sconvolto dal tribunale dell'Inquisizione che sbarca improvvisamente tra le mura di tufo e legno per  cercare le prove di riprovevoli atti di stregoneria.

Ma il sistema, usualmente votato al semplice martirio fisico dell'ignoranza, si trova inaspettatamente faccia a faccia con un vero focolare di pratiche arcane ed atti magici, con donne che usano antichi saperi,  tramandandoli da molte generazioni. Donne che non intendono fermare le loro celebrazioni prima del Solstizio d'Inverno, e che non hanno paura di usare ogni forza del loro mistico potere. «Sarebbe più sopportabile morire sul rogo, che contraddire il proprio oscuro signore». 

I processi, le torture e le formule magiche sono riprese tutte fedelmente da documenti storici. Gli inquisitori Juan Del Valle Almarado (Danilo Rovani) e Salazar Alonzo Becerra sono personaggi realmente esistiti, ed hanno effettivamente condotto processi e torture nel villaggio di Logrogno nel 1610. I popolani Maria de Gaxen, Johannes de Lambert e Petri de Juangoregna sono stati realmente processati e condannati ad essere bruciati nella pubblica piazza. Lo spettacolo è a prenotazione obbligatoria (3334028987 o 3334666597) e prevede un costo del biglietto di 12 euro. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA