«Attesa 1960-2016», la retrospettiva di Jodice illumina il Madre

Mimmo Jodice al Madre
Mimmo Jodice al Madre
di Salvio Parisi
Domenica 26 Giugno 2016, 16:19 - Ultimo agg. 16:57
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Inaugurata «Attesa 1960-2016», la più importante e completa retrospettiva sull'opera di Mimmo Jodice, uno dei massimi interpreti di epoche, linguaggi, antropologia, etnie culturali e anatomie territoriali del Sud e di Napoli.
Un barometro del tempo interiore che ha attraversato con paziente dedizione alla materia le decadi dagli anni '60 a oggi, restituite alla città in un percorso di oltre 100 immagini, ricatalogate in foto e video al Museo Madre tra il terzo e il piano terra dal direttore Andrea Viliani con l'ausilio della moglie Angela e la figlia Barbara.

Cronache di vicoli, mani, occhi, folle, bambini, processioni e manicomi, metafisiche architettoniche, archeologiche e naturalistiche: un caleidoscopio di bianco nero finemente analogico tra teatro, politica e quotidiano napoletano senza soluzione spazio-tempo. E la sua contemporaneità sta proprio nella precisa messa a fuoco di sangue e anima negli uomini e i luoghi, monumenti e paesaggi in uno scatto che supera il passare del tempo.
 

 

Party supersonico a seguire con console di livello: Fabio Marengo e Luigi Prota dj's col vj-set di Giuseppe Santillo.
Ricco naturalmente il parterre di ospiti, galleristi, artisti e amici da ogni dove: Pierpaolo Forte presidente Fondazione Donnaregina, Patrizia Boldoni presidente Scabec, Achille Bonito Oliva, Adriana Rispoli, Luigi Caramiello, Lola Vitelli, Eugenio Viola, Alfonso Artiaco, Luciano Romano, Mariangela Levita, Ciro Cacciola, Cristina Di Stasio, Alessandro Cabib, Alessandra Libonati, Gianni Valentino, Mariagrazia Greco, Franco Rendano, Roxy Bosso per citare solo alcuni tra la folla.

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