La prima birra «scaramantica» che parla in dialetto napoletano

La prima birra «scaramantica» che parla in dialetto napoletano
di Francesca Cicatelli
Martedì 23 Maggio 2017, 08:51 - Ultimo agg. 09:43
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Natavot, Jattura e Paliat. Di «Kbirr» si tratta? Della prima birra artigianale scaramantica dedicata a Napoli e che parla il suo dialetto. È stata ideata e realizzata in città da Fabio Ditto per la Loco For Drink che si è appassionato alla bevanda dopo i suoi viaggi in Germania riuscendo a trasformare una passione in lavoro. «Il birrificio - ha spiegato Ditto - si chiama Kbirr dalla mia esclamazione di gioia (“Uà, ch’ birr!) quando il mastro birraio ha trovato la ricetta giusta».
 





La birra intanto sta esportando nel mondo il dialetto napoletano. «È divertente immaginare - afferma Ditto - come verrà letto il nome delle birre a seconda delle lingue con cui entrerà in contatto. Nel video de Il Mattino svelati anche tutti i segreti per bere la birra senza schiuma, gesto da cui deriva l'espressione «alzare il gomito».

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