JANIRA, 21 ANNI, UCCISA A COLTELLATE DAL FIDANZATO. "NON ACCETTAVA LA FINE DELLA RELAZIONE"

Janira D'Amato. Janira, 21 anni, uccisa a coltellate, fermato il fidanzato: ha confessato
Janira D'Amato. Janira, 21 anni, uccisa a coltellate, fermato il fidanzato: ha confessato
Sabato 8 Aprile 2017, 09:01 - Ultimo agg. 17:41
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Coltellate per soffocare un amore. Ancora un femminicidio. Questa volta i protagonisti sono ventenni e i contorni della motivazione del delitto non sono ancora chiari. La furia omicida si è scatenata nel pomeriggio in un appartamento di Pietra Ligure. La ragazza uccisa aveva 21 anni.

Si chiamava Janira D'Amato. Il suo cadavere è stato trovato sul pavimento del salotto di una abitazione in piazzetta Morelli. Il suo fidanzato, Alessio Alamia, 20 anni, ha confessato l'omicidio ai carabinieri permettendo la scoperta del corpo, avvenuta intorno alle 22. Il giovane ha deciso di confessare il delitto dopo essersi confidato con uno zio di Loano ( Savona) che lo ha convinto a costituirsi. I carabinieri stanno verificando la veridicità del racconto del ragazzo che si trova in stato di fermo. Sul corpo della ragazza ci sarebbero più coltellate. Ancora sconosciute le ragioni che lo avrebbero portato a compiere l'omicidio.





Secondo il racconto di alcuni amici della coppia all'origine del gesto potrebbe esserci la gelosia. Sulla sua pagina Facebook Alessio qualche giorno fa ha scritto: «La gelosia nasce quando a quella persona tieni veramente». Ma anche lei sulla sua pagina Fb ha richiami alla gelosia. Le prossime ore saranno decisive per capire il perché dell'omicidio. La pagina Facebook di Janira rivela una ragazza sempre sorridente, occhi chiari, capelli castani. Una ragazza alla quale piaceva giocare con le parrucche colorate, una giovane appassionata di manga, il fumetto giapponese. Aveva studiato all'alberghiero di Finale Ligure ed era allieva dell'Accademia di Costa Crociere. E il suo profilo rivela anche la sua gelosia: «Lui è mio non guardatelo, non mettete mi piace alle sue foto». La pagina Fb di Alessio ha in copertina l'immagine di un giullare, poi tanti testi di canzoni d'amore e una foto di una coppia in un letto con bambini. Sull'episodio indaga il sostituto procuratore Daniela Pischetola.

Dalle prime ricostruzioni sarebbe stato proprio il fidanzato 20enne della giovane a chiamare le forze dell'ordine, confessando l'accaduto. All'arrivo dei soccorritori per lei non c'era più nulla da fare. La ragazza sarebbe stata uccisa a coltellate, forse dopo una lite. Indagini in corso da parte dei carabinieri per chiarire le circostanze del delitto.

Una relazione finita ha causato l'omicidio di Janira D'Amato, la 21enne di Pietra Ligure accoltellata ieri sera in un appartamento dall'ex fidanzatino di 20 anni. La ragazza è stata colpita con vari fendenti nella parte alta del corpo, ma la coltellata mortale è una, alla gola, secondo il medico legale Marco Canepa. Il ragazzo, Alessio Alamia Burastero ha detto ai carabinieri che, all'origine del delitto c'è la decisione della ragazza di lasciarlo. Il ragazzo è accusato di omicidio volontario ed è detenuto a Imperia.

CONTESTATO OMICIDIO PREMEDITATO È stato contestato l'omicidio premeditato ad Alessio Alamia, il 20enne che ieri in tarda serata ha ucciso a coltellate la ex fidanzata Janira D'Amato, 21 anni, in un appartamento di piazza Morelli, a Pietra Ligure, nel savonese. Il ragazzo ha confessato nella notte il delitto davanti ai carabinieri e agli inquirenti e si trova rinchiuso in carcere a Imperia in stato di fermo.

Durante il lungo interrogatorio in procura a Savona sono state ricostruite le ultime ore prima della tragedia. Dietro il delitto l'incapacità di lui di accettare la fine del rapporto con la ragazza. I due si erano lasciati da poco tempo. Dopo diversi rifiuti ieri la giovane aveva accettato di incontrare il 20enne per recuperare alcuni effetti personali lasciati a casa di lui. Qui si sarebbe innescata una discussione, culminata nell'aggressione. Il ragazzo aveva con sé un pugnale, che, secondo quanto spiegato agli inquirenti, aveva tenuto in tasca tutto il giorno.

Il 20enne si è scagliato contro la ex colpendola con diversi fendenti, uno dei quali alla gola. Dopo il delitto il giovane si è rivolto a uno zio, e poi si è presentato nella caserma dei carabinieri di Loano, nel savonese, e in seguito ha confessato l'omicidio.

Sul caso indagano i carabinieri, coordinati dal pm di Savona, Daniela Pischetola.

In attesa dell'autopsia, che sarà fissata nei prossimi giorni, il medico legale Marco Canepa a tarda sera ha effettuato un primo esame sul corpo. La giovane sarebbe stata colpita da almeno 15 coltellate. Intanto Alamia, difeso dagli avvocati Alessandro Vignola e Andrea Frascherelli, sarà sentito lunedì dal gip per la convalida del fermo.

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