Napoli. Nasce all’Annunziata il presepe vivente che conquista il centro della città | Foto

Napoli. Nasce all’Annunziata il presepe vivente che conquista il centro della città | Foto
di Enrica Buongiorno
Giovedì 29 Dicembre 2016, 14:55
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Dal «materazzaro» al «casadduoglio», dall’osteria al vinaio, dal panettiere al «fruttaiuolo». Non manca proprio nulla al primo presepe vivente organizzato nel cuore del centro storico, in via Postica Maddalena, di fronte all’ imponente basilica vanvitelliana dell’Annunziata. Nove botteghe, settanta figuranti, tra bambini e ragazzi, animano la stradina che sale e si arrampica nell’antico quartiere a ridosso della Stazione centrale e del Rettifilo. Luci accese, finestre aperte e balconi pieni di gente per la rappresentazione della natività, a cura dell’associazione Oratorio parrocchiale San Giuda Taddeo e patrocinata da Regione, Comune di Napoli e IV Municipalità. «Da dieci anni cercavo di organizzare questo presepe – spiega il parroco della Chiesa dell’Annunziata, don Luigi Calemme, per tutti padre Gigi – quest’anno qualcosa è cambiato e sono state le famiglie stesse a chiedermi un evento natalizio per la comunità. Così è nato, “Na Luce dint’ ‘a Matalèna” che rappresenta la parte visibile di un percorso di vita spirituale. Dal 28 ottobre non ci siamo mai fermati: genitori, catechiste, famiglie, giovani e bambini. Perché questo è il presepe dei più piccoli, i veri protagonisti della manifestazione che si svolge in una sola giornata. Ma stiamo già programmando la prossima edizione».
 
 

Ogni palazzo che si affaccia sulla strada ospita botteghe dove i bambini, ma anche i grandi, impastano il pane, vendono verdure, uova e dolci, servono il vino. Come in ogni presepe che si rispetti ci sono anche tanti animali. I pastorelli fanno la guardia alle pecore nel recinto, mentre le galline nelle stie osservano i tanti visitatori, abitanti del quartiere e turisti. Qualcuno offre caldarroste ai passanti. In un angolo c’è un pozzo, ricostruito ad arte e con tanto di fune e secchiello, con vicino un lustrascarpe. C’è anche il sindaco de Magistris ad inaugurare il presepe: «Una bella atmosfera, popolare, vera» dice. «Questo quartiere, dove sorge la Chiesa dell’Annunziata, è da sempre simbolo di integrazione e di accoglienza e noi lo abbiamo molto a cuore». 

Le luci e la musica accompagnano il pubblico verso la stalla dove si trovano Maria, Giuseppe e il bambino Gesù. La stella cometa luccica sulla sommità dell’antica Congregazione Santa Maria delle Grazie dei Bianchi dove è allestita la natività. Davanti alla porta c’è anche il tradizionale asinello. La giovane Sonia impersona la Madonna e suo figlio Ciro (solo tre mesi) è il piccolo Gesù. «Sono emozionatissima, ma felice soprattutto per il quartiere. Purtroppo mio marito è al lavoro e il ruolo di San Giuseppe è stato affidato a mio cognato», dice la ragazza. 
Di fronte alla stalla le esibizioni della Banda della Città di Procida e del primo Decanato, il coro Concentus insieme agli immancabili zampognari contribuiscono a rendere la serata magica.
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