Esami Maturità oggi, la carica degli 82.742 studenti in Campania: è record nazionale

Telefoni cellulari banditi all’ingresso: c’è attesa per le tracce del Ministero

L'esame di maturità
L'esame di maturità
Martedì 20 Giugno 2023, 23:40 - Ultimo agg. 21 Giugno, 16:37
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Caffè, bibite energetiche e lunghe nottate trascorse sui libri. Gli studenti si preparano così all’esame di maturità, con la prima prova che inizierà questa mattina alle 8.30 e vedrà scendere in campo una vera e propria vagonata di campani: dei 536.008 a livello nazionale ben 82.742 candidati sono della nostra regione, quasi un candidato su sette, ancora una volta i numeri più alti in assoluto. Tra i candidati interni e privatisti in scuole statali e paritarie la provincia di Napoli con 44.008 candidati ha il più elevato numero di maturandi (30.314 nelle statali e 13.694 nelle paritarie).
Napoli da sola ha quindi più candidati del Veneto (39.356), della Puglia (37.863), dell’Emilia-Romagna (35.405), del Piemonte (32.857), della Toscana (29.822) o dell’Abruzzo, Basilicata e Calabria messe insieme (10.622, 5.353 e 18.797).
 

In forza di questi numeri, a Napoli saranno impegnate per gli esami 1.020 commissioni, cinque in più di tutte le commissioni che opereranno in Puglia per Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto.

Numeri che da soli dovrebbero far riflettere sulle reali necessità della scuola in Regione, così come le progettualità da mettere in campo. I candidati privatisti che si presentano alla maturità sono complessivamente 14.993, pari al 2,8% del totale. In Lombardia con 2.569 il record, seguita dalla Campania con 2.529.

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Ieri sera, intanto, puntuale come un orologio svizzero c’è stato il consueto ultimo giorno da studente dal Belvedere di San Martino: brindisi e foto di rito per centinaia di maturandi che dopo cinque anni insieme vedranno le loro strade dividersi per l’università o il mondo del lavoro. L’esame di maturità torna a essere come prima del periodo pandemico con tre prove, di cui due scritti e l’orale. Entro metà luglio si sapranno i risultati, che come sempre sono espressi in centesimi. Oggi dalle 8.30 gli studenti affronteranno la prima prova scritta di italiano. Fuori legge cellulari e dispositivi elettronici di ogni tipo (tablet, smartwatch e auricolari) mentre gli unici oggetti che potranno restare sul banco saranno vocabolari, penne, bottiglia d’acqua e qualche snack visto che la prova durerà fino a sei ore. Zaini e borse saranno riposti invece lontano dai banchi. I candidati potranno scegliere tra sette tracce preparate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale.

Tre le possibilità: analisi del testo (una di poesia, l’altra di prosa); testo argomentativo; testo di attualità. Il toto-traccia è scatenato, e gli studenti si chiedono quali temi avrà scelto il Mim a inizio maggio. Tra le papabili quella sui 100 anni dalla riforma Gentile, la riforma scolastica avvenuta sotto il fascismo che estese l’obbligo ai ragazzi fino a 14 anni. Altri anniversari e quindi possibili tracce, quelle per i 100 anni dalla nascita di don Milani, e a ottobre i 100 di Italo Calvino, poi i 160 di Gabriele D’Annunzio, e i 150 dalla morte di Alessandro Manzoni. 
Le tracce scientifiche potrebbero favorire il tema caldo dell’Intelligenza Artificiale e quella sul Dna che compie 70 anni dalla sua scoperta. Si brancola nel buio per la traccia di attualità, tra la guerra in Ucraina alla morte della regina Elisabetta II e incoronazione di re Carlo III. Dopo la prima prova domani ci sarà la temutissima seconda prova scritta: al classico sarà di latino, allo scientifico matematica, al linguistico inglese. Martedì 27 giugno una ulteriore prova scritta per gli istituti con percorsi EsaBac ed EsaBac techno e nei licei con sezioni a opzione internazionale: cinese, spagnola e tedesca. Infine la prova orale con le domande che dovranno limitarsi al programma svolto in classe. Gli studenti napoletani però sperano in una traccia calcistica, che magari possa valorizzare la loro dimestichezza lo scudetto vinto quest’anno.

Sulle chat di classe infatti la speranza di tanti è che tra i commissari del Mim che hanno stilato i temi, ci sia un tifoso del Napoli: un sogno che difficilmente diventerà realtà. «Non sarebbe male neanche una traccia di sport, o magari sui valori del gioco di squadra» si augura Marco del Mazzini mentre ad Alice del Sannazaro piacerebbe una traccia «sul valore culturale del teatro, e perché no, anche del cinema e delle serie tv, che a Napoli sono strumenti sociali ed economici». Incrocia le dita Giovanni del Pansini che si è preparato «sulla riforma gentiliana, che non condivido su molti punti e per questo potrei elaborare un tema critico».
 

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