Napoli, odissea via Marina:
fondi bloccati, lavori a rilento

Napoli, odissea via Marina: fondi bloccati, lavori a rilento
di Pierluigi Frattasi
Domenica 25 Giugno 2017, 23:55
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Continua l’odissea del cantiere di via Marina. Bloccati oltre 2 milioni di euro per il pagamento del quinto Sal (stato di avanzamento lavori), perché mancano le fatturazioni degli interventi eseguiti in questi mesi dalla società e le rendicontazioni del pagamento degli oneri di smaltimento dei materiali di risulta in discarica per 122mila euro. Il Comune ha ricevuto il secondo acconto dalla Regione sui fondi europei ma, in assenza di questa documentazione, non può girarlo alla ditta Asse Costiero Scarl. Così tali risorse, indispensabili per proseguire il restyling, restano ferme in tesoreria. Il tutto «mentre nel cantiere - denuncia Massimo Sannino, della Filca Cisl - dopo i 15 licenziamenti di inizio giugno, sono rimasti meno di 10 operai. E i lavoratori non prendono lo stipendio da 3 mesi». Torna dunque l’allarme sui tempi di consegna, mentre aumentano i disagi per gli automobilisti e i cittadini a causa dei numerosi cantieri che sono presenti nella zona. Da quello di via Galileo Ferraris, bloccato fino a settembre, e con una sola corsia a senso unico, per un problema emerso sulle fognature, al cantiere di piazza Garibaldi, che sarà ultimato a Natale. Dopo la pausa estiva, inoltre, dovrebbero iniziare i lavori in corso San Giovanni e corso Meridionale. Per via Marina il Comune ha previsto un’apertura al pubblico in due fasi. La prima riguarderà il tratto di via Volta-via Vespucci, fino all’incrocio con via Gianturco, che dovrebbe essere pienamente percorribile entro metà luglio, ma che solo a settembre sarà ultimato con la riattivazione anche delle linee del tram. La seconda fase riguarderà invece l’ultimo tratto di via Ponte dei Granili, verso San Giovanni a Teduccio, che si dovrebbe concludere in autunno inoltrato. Si tratta, comunque, del pezzo meno complicato, secondo i tecnici, dal punto di vista dei lavori da eseguire. Il materiale necessario è già stato acquistato. Bisognerà stendere il binder e dare l’ultima mano d’asfalto. La data finale di consegna non c’è ancora, ma la deadline è fissata per fine anno. 

Così i lavori che a giugno 2015 si era detto dovessero durare 5 mesi e mezzo, potrebbero sfiorare il 2018, arrivando a quasi 2 anni. Bucati gli appuntamenti di gennaio, marzo e settembre. «Purtroppo - chiosa Sannino - con un numero esiguo di operai è difficile fare previsioni sulla data di completamento finale dell’opera. Anche le date di settembre e dell’autunno sembrano previsioni ottimistiche». In queste condizioni l’arrivo dei 2 milioni di euro fermi al Comune potrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per il prosieguo del cantiere. «Il Comune di Napoli - commenta Nino Simeone, presidente della commissione Lavori Pubblici - è pronto a pagare. La cifra è già in cassa. Se il bonifico non è ancora partito è perché la società non ha ancora presentato le fatture per i lavori eseguiti e per lo smaltimento in discarica dei rifiuti. I fondi sospesi dovranno servire a pagare le lavorazioni fatte finora sui cantieri, per 1.682.780 euro. Oltre a due varianti che sono intervenute in corso d’opera. La prima da 214.390 euro, la seconda da 105.710 euro, entrambe per lavori in economia. Altri 121.930 euro dovrebbero andare a coprire gli oneri di discarica per i materiali di risulta. Per un totale di 2.124.810 euro. «Non è possibile - chiosa Simeone - che la ditta non faccia neanche richiesta del dovuto».
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