I tour operator sono favorevoli all’aumento del biglietto d’ingresso, e soprattutto plaudono al fatto che finalmente la decisione sia stata annunciata con largo anticipo, in tempo per le fiere turistiche, a partire da quella internazionale in programma a Rimini il mese prossimo.
Gli studenti di archeologia e storia antica, ma anche gli appassionati di arte propongono, invece, una «Carta-Pompei». «Perché - dicono attraverso i canali social - non prevedere, proprio perché ci troviamo nell’ambito di una gestione autonoma del Parco, anche forme di “abbonamento”?. Non è più accettabile che Pompei venga considerata solo un Parco turistico dove contano solo gli ingressi e gli incassi prodotti dal grande turismo di massa: se Pompei è patrimonio dell’Umanità - si sostiene - la si deve rendere fruibile anche a chi vi accede per passione e studio personale e forme di fidelizzazione, sostanziate in “carte fedeltà” annuali». Secondo questi studenti si tratta di «una scelta ormai ineludibile per dare dignità a quanti entrano tra quelle antiche rovine con spirito e amore di conoscenza, e non di svago. L’appello è quindi a dare modernità in tal senso a Pompei, a voltare pagina, a farne un posto diverso da quello che appare oggi e che si vuol rendere domani».