Napoli, stop a Higuain «Via solo per 90 milioni»

Napoli, stop a Higuain «Via solo per 90 milioni»
di Pino Taormina
Giovedì 30 Giugno 2016, 00:49
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De Laurentiis non ha più l’assegno pronto e la penna in mano. Era pronto al rinnovo a vita per Gonzalo Higuain ma le parole del fratello del Pipita sono chiaramente segnali di addio. E allora, saggiamente, il presidente preferisce evitare nuove polemiche sul futuro dell’argentino. È infastidito, soprattutto per le accuse sulle promesse non mantenute e per le insinuazioni sulla non voglia di allestire una squadra vincente. Lo si capisce dalle sfumature. Conosceva da tempo il pensiero di Higuain, non immaginava che sarebbe uscito con questi toni. È come se, all’improvviso, un muro li avesse divisi: non ci sarà nessun faccia a faccia nei prossimi giorni perché ora i rapporti sono all’insegna della freddezza. Difficile poter adire le vie legali, come per esempio con Koulibaly: perché a parlare non è stato Gonzalo ma il suo agente. Vista dalla parte del Napoli, è chiaro che dietro l’uscita di Nicolas, il fratello-agente, ci sono le esche dell’Atletico Madrid e del Psg. I due club hanno offerto contratti milionari al numero 9 del Napoli (si parla di un ingaggio di quasi 12 milioni l’anno), ma non hanno nessuna voglia di trattare con un club che valuta il proprio gioiello quasi 29enne non meno di 90 milioni di euro. 

Il punto chiave è tutto qui: clausola (che scade in queste ore) o non clausola, il prezzo che De Laurentiis ha fissato per il suo fenomeno argentino è esattamente lo stesso. Non intende fare sconti. Higuain lo ha capito bene ma, fino ad adesso, consapevole che nessuno ha manifestato l’intenzione di andare oltre i 45 milioni (il Psg) ha deciso di uscire allo scoperto, rompendo non solo col Napoli ma anche con l’ambiente che si è spaccato sulle ragioni del Pipita. In pratica, Nicolas pensa in tal modo di spingere il Napoli ad abbassare le pretese e a trovare una intesa (con il Psg, l’Atletico o anche le due squadre di Manchester) su basi più ragionevoli. Diciamo, intorno ai 50 milioni.
Visto dal punto di vista di Higuain, le cose sono davvero molto semplici: non ha mai detto “vado via” ma ha semplicemente fatto notare che non rinnoverà e che quindi andrà a scadenza. Una minaccia non di poco conto, sotto il profilo economico e finanziario: se fosse così, il Napoli nel 2018 lo vedrà andar via a parametro zero. Niente male come base per un braccio di ferro. 

Da tempo il fuoco cova sotto la cenere. Dopo la doppietta agli Stati Uniti in semifinale di Coppa America, Gonzalo ha dato una generica conferma del suo mal di pancia. Un messaggio che l’argentino aveva già mandato ai vertici societari. Ora la posta in gioco è molto alta. E De Laurentiis, da qualche giorno a Los Angeles, deve ponderare bene il da farsi. Il rischio della rottura è dietro l’angolo. Quindi il Napoli sta cercando la via della ragionevolezza nell’auspicio che Gonzalo torni a pensare positivo. Altrimenti, il Napoli come può rimettere in riga il suo capocannoniere? La strategia prevede di proporre a Higuain il prolungamento di un anno dell’attuale contratto (che scadrebbe, dunque, nel 2019) a una cifra altissima: 8 milioni netti a stagione (al lordo sono 15 milioni, ovvero quasi il 10 per cento dell’intero fatturato del club). Con l’inserimento di una clausola più «ragionevole», vista secondo l’ottica degli Higuain: 65 milioni di euro. Insomma, un modo per rinviare alla prossima estate le pratiche di divorzio. Accetterà Gonzalo, in assenza di una offerta monstre da parte di qualche top club europeo (ma attenzione anche alla Juventus), la proposta che ha in mente De Laurentiis o punterà i piedi parlando sempre di un Napoli non vincente? L’equilibrio resta precario. Il rientro in Italia è previsto per intorno al 23 luglio, a meno che non venga autorizzato diversamente.

E allora non è un caso che già da qualche giorno, il ds Giuntoli stia provando a sondare qualche pista assai gustosa: in Italia, il primo nella lista per l’eventuale dopo Higuain è Nikola Kalinic, 28enne della Fiorentina che ha tanto stupito soprattutto durante il girone di andata. Ma è chiaro che il Napoli pensa anche ad altro: e non è detto che, esattamente come tre anni fa, il sostituto della stella in partenza arrivi proprio dal Real Madrid. Infatti è Alvaro Morata l’indiziato numero uno a prendere il posto di Higuain nel caso in cui non si riesca a ricucire lo strappo tra l’argentino e De Laurentiis (che cercò Morata anche nel 2013). Il Real lo ha ripreso dalla Juventus e su di lui si è scatenata l’asta: Arsenal, Chelsea e Manchester United sono in prima linea, pronti a ricoprirlo d’oro. Morata, pochi giorni fa, ha spiegato a Zidane che «non devo dimostrargli nulla, non sono un giocatore del Castilla (squadra riserve del Real Madrid, ndr) che si è guadagnato l’opportunità di fare il ritiro precampionato con il Real Madrid». Vuole giocare titolare e Juanma Lopez, il suo agente, è stato chiaro con gli emissari del Napoli (e di tutti quelli che si sono fatti vivi dalle sue parti). Non è affare semplice, ma i rapporti col club madrileno sono ottimi. Ovvio, prima di poter davvero fare sul serio bisogna capire come andrà a finire il caso Higuain. Perché Gonzalo è la prima scelta del Napoli di De Laurentiis. E tutto il resto non è altro che un piano di emergenza. 
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