Roccaraso, ghiaccio e muri di neve: centinaia di napoletani bloccati

Roccaraso, ghiaccio e muri di neve: centinaia di napoletani bloccati
di Mariagiovanna Capone
Sabato 7 Gennaio 2017, 23:44
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Dopo l’abbondante nevicata nel giorno dell’Epifania, Roccaraso e alcuni comuni dell’Alto Sangro sono rimasti isolati per oltre un giorno. Centinaia le famiglie di napoletani rimaste intrappolate nelle proprie abitazioni da oltre un metro e mezzo di neve al punto da non poter raggiungere nessuna strada. Quasi due metri invece a Pescocostanzo con molti abitanti e turisti obbligati a usare le finestre dei piani superiori per poter uscire all’esterno. 

Tutta colpa della tempesta artica che ha travolto con neve e vento sferzante Abruzzo e Molise fino a ieri mattina, con una pausa pomeridiana che ha concesso ai mezzi di soccorso di ripulire le strade. Tutto però è avvenuto con troppo ritardo. «Siamo sconcertati - dice Pina Di Maso - In tanti anni non ci era mai accaduta una cosa del genere. Anche nel 2012 ci fu una memorabile bufera di neve ma nel giro di poche ore la viabilità fu ripristinata e riuscimmo a ritornare a Napoli. Stavolta invece è una catastrofe: dal giorno dell’Epifania Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo sono isolate e nessun mezzo può salire o scendere. I rifornimenti alimentari non sono eseguiti dal 5 gennaio e alcune salumerie già hanno terminato gli alimenti di prima necessità come latte e pane». 

Un disagio dovuto alla “mancanza di personale” come riferito dall’Anas alle famiglie bloccate e agli albergatori. Gran parte dei mezzi e dei tecnici erano impegnati a ripristinare la viabilità che però appare compromessa in particolare dalla Piana delle 5 miglia completamente impraticabile. Una situazione senza uscita che ha obbligato il prefetto de L’Aquila a chiudere la Statale 17 da Castel di Sangro a Sulmona, ovvero isolare letteralmente le località turistiche lungo la principale arteria di collegamento con Napoli e Pescara.

Roccaraso stessa ieri è apparsa glaciale. Muri altissimi di neve e strade appena riconoscibili. I cittadini con le pale hanno creato solchi per poter uscire di casa e avviarsi in paese dove avere informazioni sulla viabilità dalle forze dell’ordine. «Neanche i mezzi dall’Aremogna sono potuti scendere a valle - continua il suo racconto Di Maso - Se si va avanti così il panico prende il sopravvento». L’isolamento, infatti, fa scattare il timore che in caso di pericolo non arrivino i soccorsi.

Molto più disagevole la situazione in alcune frazioni di Pescocostanzo. «Siamo bloccati in casa al bosco di Sant’Antonio, la neve è alta sui due metri e la linea telefonica prende a fatica - racconta Ada Santasilia - Non riusciamo neanche a uscire fuori e i mezzi spalaneve del Comune hanno difficoltà a pulire le strade. Per ora non ci sono riusciti ma speriamo che si risolva presto: lunedì io e mio marito dobbiamo riprendere le nostre attività lavorative». Dalle poche informazioni che la coppia napoletana ha ricevuto telefonicamente, riuscire a raggiungere Pescocostanzo è un’impresa non da poco. «Ci hanno detto che le strade sono impraticabili anche in paese e che gli alimentari sono tutti chiusi per mancati approvvigionamenti. Manca anche il latte per i bambini. Noi in casa per fortuna abbiamo delle riserve di cibo, ma dovendo andare via domenica, non abbiamo fatto grosse scorte nei giorni scorsi e come noi credo in tantissimi turisti».

Intorno alle 14 la Statale 17 ha riaperto tra Castel di Sangro e Roccaraso. La Prefettura dell’Aquila ha dato il via libera per la riapertura totale della tratta, fino a Sulmona, per stamattina. Un paio di ore dopo la riapertura della fondamentale arteria stradale però ecco una nuova decisione: è stata di nuovo chiusa per consentire ai Vigili del Fuoco del distaccamento di Castel di Sangro di rimuovere gli automezzi messi di traverso sulle carreggiate, che impedivano la normale viabilità.

Gli albergatori sono sul piede di guerra. «La strategia con la quale l’Anas sta affrontando l’emergenza neve nell’Alto Sangro non solo non è condivisibile, ma sta creando enormi disservizi ai turisti». Il presidente di Federturismo Abruzzo, Dario Colecchi, in una nota sottolinea «i ritardi e le disfunzioni che stanno emergendo a causa del sistema proposto dal responsabile regionale dell’Anas per affrontare l’ondata di maltempo. Capiamo e condividiamo la prudenza e la necessità di affrontare con tutti i protocolli di sicurezza la fase emergenziale, ma ormai siamo a quasi 60 ore dall’inizio della nevicata e non si capisce la necessità di tenere chiuso il tratto della statale 17 da Sulmona a Castel di Sangro, che resta una delle arterie più importanti dell’Appennino».

Il sistema di assistenza e soccorso assicurato da tutte le forze dell’ordine ha risposto in maniera impeccabile ma «Anas ha deciso di adottare una serie di misure che oltre ai disservizi a migliaia di turisti e residenti dell’Alto Sangro, stanno provocando agli operatori seri danni d’immagine ed economici».
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