Berlusconi: da Emilio Fede a Gigi D'Alessio, gli amici delle notti napoletane

Il party in casa di Diana De Feo, la collaborazione con Iapicca e l'incontro con la Pascale

Silvio Berlusconi e Gigi D'Alessio
Silvio Berlusconi e Gigi D'Alessio
di Gigi Di Fiore
Martedì 13 Giugno 2023, 00:00 - Ultimo agg. 14 Giugno, 07:15
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Venire a Napoli era per lui una gioia. Silvio Berlusconi si sentiva un «napoletano nato a Milano» e sotto il Vesuvio aveva riferimenti e amici, alcuni anche impegnati nella sua formazione politica. Uno dei più presenti, sempre al suo fianco negli incontri napoletani sul partito, è stato l’imprenditore Maurizio Iapicca, 83 anni a ottobre, parlamentare nel 2008.

Publitalia e tv favorirono l’incontro con l’imprenditore già impegnato in avventure televisive private in Campania. Fininvest aveva bisogno di canali e segnali, per diffondere i suoi programmi su scala nazionale anche prima della legge che glielo consentì.

E ci fu il contatto con Iapicca già attivo a Teleuropa, poi a Canale 7 e Canale 8. Parlavano di tv, di pubblicità, poi anche di politica. E Iapicca è stato sempre un punto di riferimento napoletano di Berlusconi, estraneo alle litigiosità esasperate del suo partito in Campania.

Fu Iapicca a presentare Maurizio Marinella a Berlusconi. Tv, spettacolo, imprenditoria. E Napoli. Una città che univa Silvio a Emilio Fede, che con la moglie Diana De Feo è stato onnipresente in città. Villa Lucia al Vomero, la casa della moglie di Emilio Fede, era un punto di ritrovo per pochi intimi. Ma il giro napoletano non è mai stato stabile, anche se Berlusconi ripeteva spesso di avere «molti amici a Napoli». Ma tanti erano legati agli instabili equilibri interni a Forza Italia. Nelle conoscenze e frequentazioni napoletane, negli ultimi anni hanno avuto influenza anche le donne che gli sono state accanto dopo la separazione da Veronica Lario. A cominciare da Francesca Pascale che, in occasione del 78esimo compleanno di Berlusconi, nel 2014 invitò i suoi amici napoletani alla festa ad Arcore. Era il 2014, il giro stretto di amici della Pascale fece scrivere sulla torta di auguri la frase «al re dei nostri sogni». Un meccanismo ripetuto, seppure in modo più sfumato, anche con l’ultima compagna: Marta Fascina. Cresciuta a Portici ma di origini calabresi, è stata accanto a Berlusconi in un «matrimonio simbolico» celebrato in Brianza il 19 marzo dello scorso anno. Sia nel periodo con Francesca Pascale sia negli ultimi mesi con Marta Fascina, entrare nel «cerchio magico» di amicizie napoletane delle due donne era importante per chi avesse in mente di approdare alla politica nel partito berlusconiano. 

 

Ma con i politici napoletani del suo partito, Berlusconi aveva rapide frequentazioni in città. Decisionista, sbrigava con rapidità beghe e contrasti nel suo partito in Campania. Ma un riferimento gli è sempre rimasto, tra i tanti che si sono succeduti nel partito azzurro napoletano e campano: Antonio Martusciello, 61 anni, catapultato in Forza Italia attraverso la sua esperienza di dirigente in Publitalia. Fa parte di quel reclutamento forzista delle origini, quando il primo nucleo di adesioni arrivava proprio da Publitalia, società concessionaria di pubblicità per Fininvest. Dalla «discesa in campo» berlusconiana del 1994, Martusciello è stato sempre in Parlamento fino al 2008. Poi incarichi in diverse società, mantenendo un solido legame con Berlusconi.

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Non ne era frequentatore stretto a Napoli, ma Berlusconi aveva con Aurelio De Laurentiis un rapporto di reciproca stima. Nato anche attraverso le comuni esperienze di imprenditori cinematografici: Berlusconi con la Medusa e De Laurentiis con la Filmauro. Ha detto il presidente del Napoli: «Ho avuto il piacere di conoscerlo alla fine degli anni ‘70, quando iniziò a cimentarsi nel mondo delle telecomunicazioni. Con la Medusa ha creato nel cinema una major tutta italiana. Lo ricordo sempre affabile, ironico determinato. Ci siamo sentiti anche di recente». Ma per un amante della musica e della canzone napoletana come Silvio, trovare in città la disponibilità di Mariano Apicella per allietare cene e serate era una rassicurante certezza. Eppure, al «matrimonio simbolico» con Marta Fascina, Apicella non c’era. Al suo posto, un altro amico di cui Silvio era sincero estimatore: Gigi D’Alessio. Silvio lo aveva convocato all’ultimo momento e Gigi era corso per suonare alla festa in Brianza. «È una persona buona, che mi ha dimostrato la sua amicizia» disse in quell’occasione Berlusconi. Che apprezzava sempre chi si mostrava disponibile al suo richiamo.
 

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