«Ho sentito una voce di uomo che gridava: ora basta, seduto. Cuccia...Poi a un tratto dei guaiti - racconta la signora Gaetana, una pensionata che abita al primo piano di una palazzina del centro storico di Napoli - Pensavo fosse qualcuno che portava a spasso il proprio cane e che lo rimproverava. Ma quei lamenti diventavano sempre più forti. Era un pianto disperato. Accendo la luce, guardo l'orologio: erano le tre del mattino. Decido di alzarmi e andare a vedere. Apro la finestra e vedo un cane legato con il guinzaglio a doppio giro a uno dei paletti di ferro anti-parcheggio. Era disperato. Tremava, piangeva. Non potevo restare a guardare. Mi sono infilata una giacca e sono scesa in strada. Nel frattempo anche qualcun altro si era accorto di quella povera creatura. Altri due condomini erano accorsi in suo aiuto. Era tutto chiaro: era appena stato abbandonato».
Ora Lupo è ospite di una onlus animalista.
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