Davide, il bimbo
che salva i randagi

Davide, il bimbo che salva i randagi
Martedì 25 Aprile 2017, 11:03 - Ultimo agg. 11:12
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Un esempio. O molto di più. Per tutti quegli adulti che tengono i propri figli lontano da cani e gatti perché imbevuti di luoghi comuni e dicerie sui pericoli della salute. Privandoli di una possibilità speciale: crescere con una marcia in più. Quella che solo la condivisione della vita con un pet domestico può dare.

La storia raccontata da Nonsoloanimali è quella di Christi e Moncho Camblor, sono i fondatori di Compassion Without Borders, un gruppo che salva i cani e i gatti in Messico.  Quando Diego il loro piccolino è nato, a nessuno dei due è balenata l’idea che un bambino avrebbe ostacolato i loro impegni.

“Quando aveva sei mesi di vita, lo abbiamo caricato nel furgone e ci siamo diretti verso sud, - spiega la mamma - E’ stata la sua prima missione. Prima ancora che potesse camminare, è stato circondato da cani, ha partecipato al salvataggio di randagi e ha aiutato gli animali in ogni modo immaginabile”.

Diego ha sempre mostrato un grande interesse per i cani recuperati dalla strada dai suoi genitori, ma è stato un Chihuahua con un occhio solo chiamato Quazi, che i Camblors hanno adottato dal Messico, che ha mosso la sua passione: crescere aiutando i randagi sfortunati.

“Qualcuno lo aveva torturato facendogli perdere l’occhio e si era divertito e tagliare le orecchie del cane in più punti”, - racconta Christi. Davide lo ha saputo: e si è addolorato al punto da non mollarlo mai. Ogni volta che andavo a prendere i cani, Diego era sempre al mio fianco, a volte lo prendevo in braccio perché non sapevo se fosse stato in grado di affrontare la situazione, ma quando ha compiuto 4 anni era già autonomo e la situazione per lui era del tutto naturale. Riusciva a a capire quali fossero i cani a cui ci si poteva avvicinare tranquillamente e quali invece erano impauriti ed era quindi necessario attendere per usare il linguaggio del corpo e farsi conoscere. E’ davvero fantastico che un bambino riesca ad essere cosi empatico.”

Ora che ha otto anni, Diego va a scuola in California, ma trascorre ogni vacanza in Messico cercando di salvare tutti i cani che può.
E' un bimbo sano, equilibrato e felice. Ha già chiaro il suo futuro: continuare la missione dei genitori. In prima linea dalla parte dei più deboli senza voce. Grazie anche a genitori speciali.
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