Gianluca, primo apicultore ufficiale di Ponza: «Così allevo le api per salvare il pianeta»

Gianluca Infante, 35 anni, apicultore
Gianluca Infante, 35 anni, apicultore
di Michela Poi
Mercoledì 31 Luglio 2019, 15:41 - Ultimo agg. 18:02
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Pescatore e cacciatore. Una passione smodata per la natura e gli animali. In particolare per le api. Gianluca Infante, 35 anni, «ponzese d.o.c», come ama definirsi, è il primo apicultore ufficiale dell'Isola di Ponza.  

Due anni fa è uscito nel suo giardino e, guardandosi attorno, ha scoperto che i suoi alberi non davano più frutti.  Un serio impoverimento dovuto anche alla mancanza di impollinazione dei fiori da parte delle api.  È allora che ha avuto un lampo di genio: creare un piccolo allevamento a casa propria. E così ha fatto. Si è munito di tutto il necessario e mese dopo mese ha costruito le "casette" (in gergo tecnico le arnie) per le sue nuove amiche, con l'obiettivo di far crescere sempre più famiglie. 
 



«Oltre al miele 100% naturale e biologico che ottengo a fine raccolto e che per ora non è sul mercato, i vantaggi di averle con me sono tantissimi», spiega Gianluca. «Per prima cosa, aiutano all''impollinazione, di cui hanno bisogno tutte le piante per riprodursi. Il 70% di quello che noi mangiamo deriva da questo. Le api assicurano il trasporto del polline da una pianta all'altra determinandone la disseminazione».   Un beneficio - ci tiene a precisare - che va a vantaggio di tutti. «Con il mio allevamento di api ho portato conseguenze positive a tutta l'isola, perchè la loro presenza significa maggiori raccolti per tutti. Gli agricoltori e i contadini della zona sono stati contentissimi dei risultati ottenuti fino ad ora».



Una scelta importante, quella di Gianluca, soprattutto perchè le api rischiano di estinguersi e c'è il serio pericolo che scompaiano dalla faccia della terra, con conseguenze gravissime per il pianeta.  «Bisogna difendere questa specie in tutti i modi», conclude l'apicultore. «Io nel mio piccolo cerco di farlo. Sono animali speciali e il loro lavoro è perfetto. Ogni ape dalla nascita alla morte ha un compito da portare a termine. E con la loro fatica aiutano noi. Tra di loro non ci sono lavativi. Forse noi umani dovremmo ispirarci al loro sistema».


 

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