Sequestro-choc
Il circo degli orrori: leoni, zebre e orsi. L'inferno di 19 animali

Gli animali libertai (foto Lav)
Gli animali libertai (foto Lav)
Venerdì 24 Ottobre 2014, 16:15 - Ultimo agg. 26 Ottobre, 18:03
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È stato il più grande sequestro di animali da circo in Italia. Gli agenti del Corpo forestale, con i volontari della Lav, si sono presentati a Sassari e Tortolì per mettere fine alla loro odissea. Per liberarli e portali via da gabbie e tendoni dove erano condannati, dopo essere stati addestrati chissà con quale violenza, ad esibirsi in pubblico. Incatenati, con museruole di ferro, costretti ad esercizi assurdi: come quello in cui un leone galoppava aggrappato in sella ad un cavallo. Scene da far venire i brividi per la spietata crudeltà inflitta a creature alle quali era stato rubato tutto: la dignità, la fierezza. Non solo la libertà. Altro che divertimento. Un inferno per 19 animali, fra cui una leonessa, un lama peruviano, un cammello, un pappagallo Ara, due dromedari, una zebra e un incrocio tra una zebra e un cavallo,sono stati prelevati dal circo Martin Show, ora a Tortolì in

Ogliastra, e dal circo Krones, a Sassari.

Imbarcati in una sorta di «Arca di Noè» - nome dell'operazione - e trasferiti in strutture in grado di garantire loro spazi adeguati e cure, tra queste il Centro di recupero di fauna esotica di Semproniano.

Nel viaggio saranno accompagnati dal personale della Lav, custode giudiziario che sta facendo fronte a tutta l'operazione impegnando migliaia di euro recuperati grazie ai contributi dei soci. Il sequestro preventivo degli animali, richiesto dalla Procura di Tempio Pausania dopo una serie di accertamenti

riguardanti il modo in cui venivano trattati gli animali e gli spazi in cui erano costretti a vivere e dopo un primo sequestro di una tigre, di un orso e di un cavallo dell'anno scorso, è stato già confermato dal Tribunale del Riesame. A far scattare le indagini era stata proprio una denuncia della Lav per maltrattamenti. «Si tratta della più grande

operazione di salvataggio di animali da un circo - evidenzia l'associazione - e il nostro intervento è fondamentale per assicurare una vita dignitosa a questi animali che finalmente potranno recuperare atteggiamenti tipici della propria etologia, liberi dalle costrizioni degli spettacoli».

Al trasferimento ha partecipato anche l'associazione

britannica Born Free Foundation, che ha adottato la leonessa Elsa per celebrare il suo 30/o anniversario, fondata su ispirazione del film «Nata libera» la cui leonessa protagonista aveva lo stesso nome.

Impossibile non pensare a tutti coloro che pagando un biglietto, continuano ad assistere divertendosi al dolore e all'umiliazione di animali ridotti in schiavitù. Circhi e zoo sono tutti posti da disertare. E quelli che ci portano i figli? Che insegnamento avranno da un simile orrore?

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