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Choc a Verona, il sindaco ai cittadini: sparate ai lupi

Che ne pensi? Choc a Verona, il sindaco ai cittadini: sparate ai lupi
Giovedì 18 Settembre 2014, 20:55 - Ultimo agg. 21 Settembre, 22:42
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«Siccome il sindaco ha l'obbligo di tutelare la salute e l'incolumità dei propri cittadini, preparo un'ordinanza così se il lupo si avvicina alle vostre case siete autorizzati a sparargli».

L'annuncio è del sindaco di Verona, il leghista Flavio Tosi. Lo ha dato sere fa nell'affollatissima sala del Comune di Velo dove era convocato il Consiglio comunale con all'ordine del giorno un solo tema: «Introduzione del lupo, problemi creati e determinazioni in merito».



«Sono preoccupato per quando arriverà l'inverno, ha detto Tosi, non ci saranno più mucche in alpeggio e poca selvaggina nei boschi. Non sono tranquillo per i bambini che al mattino a bordo strada o alla sera al rientro dalla città aspettano lo scuolabus. Per questo ho dato mandato ai miei uffici di varare un provvedimento di tutela dei miei cittadini».



Naturalmente l'annuncio ha scatenato un putiferio. Tosi sa bene, perché oltre che sindaco è anche presidente regionale di Federcaccia, che ci sono leggi nazionali e comunitarie che tutelano i grandi predatori a rischio estinzione come è il lupo. Ma sembra snobbarle.



Gli animalisti non restano a guardare. «Che Flavio Tosi, cacciatore e sindaco di Verona, passasse per un duro era noto. Ora, invece, dalle sue dichiarazioni apprendiamo che possiede anche doti da narratore quando, prendendo spunto da una favola che fortunatamente è solo tale, dipinge scenari apocalittici per i bambini del Veronese, a suo dire minacciati da branchi di lupi».



Così l'Ente nazionale protezione animali commenta l'idea del primo cittadino sull'ordinanza ammazza-lupi. «Evidentemente - prosegue l'Enpa - Tosi continua a vivere in un mondo favolistico completamente avulso dalla realtà. Del resto se così non fosse saprebbe che il lupo appartiene ad una specie particolarmente protetta, che è un animale schivo e solitario che giustamente si tiene alla larga dagli uomini; che è stato invece l'uomo a sterminare questa specie e non viceversa; che non ci sono notizie di attacchi da parte dei lupi e che la tutela della biodiversità e delle specie protette è competenza statale e non comunale».

Qualsiasi ordinanza di questo tipo, che l'Enpa diffida il sindaco dall'emanare, sarebbe dunque illegittima e vedrebbe una immediata impugnativa da parte dell'associazione in tutte le sedi competenti. Inoltre e che il maltrattamento e l'uccisione di animali sono reati puniti dal nostro codice penale. «Alla luce di quanto accaduto in Trentino - conclude l'Enpa - invitiamo tutti coloro che ricoprono incarichi istituzionali ad abbassare i toni; è ora di fare pace con l'incolpevole fauna selvatica».
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